Cronache

Spaccava le vetrine con un tombino: così il tunisino rapinava i negozi

Un ventisettenne tunisino privo di permesso di soggiorno è stato arrestato a Modena per furto aggravato: è accusato di aver rapinato sette negozi, dopo essersi introdotto al loro interno sfondando le rispettive vetrine con l'utilizzo di un tombino in ghisa

Una volante della polizia a Modena
Una volante della polizia a Modena

Rapinava gli esercizi commerciali di Modena, introducendosi al loro interno dopo averne infranto la vetrina con l'utilizzo di un tombino in ghisa. E così facendo avrebbe compiuto nel giro di poco più di un anno almeno sette spaccate, per un bottino complessivo ammontante a circa 1.300 euro. Un uomo di 27 anni originario della Tunisia, risultato clandestino (in quanto privo del permesso di soggiorno) è stato perciò arrestato nelle scorse ore dalla squadra mobile della polizia della città emiliana, dando esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari.

Un'azione portata a compimento al termine delle indagini che stavano andando avanti da diversi mesi, visto che i quattro furti più recenti dei quali è stato accusato sono avvenuti nell'estate del 2021. Stando a quanto riportato dai media locali, il "modus operandi" sarebbe stato il medesimo in ogni episodio analizzato: l'extracomunitario adocchiava di giorno i negozi da rapinare, per poi agire durante la notte. E dopo aver afferrato un tombino con il quale mandava in frantumi la vetrata del locale, vi si introduceva per fare man bassa del denaro contante e degli oggetti di valore che riusciva a trovare, prima di darsi rapidamente alla fuga nelle vie limitrofe. Una strategia che in un singolo caso gli ha consentito di impossessarsi di mille euro, anche se le somme rimaste nei registratori di cassa erano di norma inferiori.

Tutto ciò si traduceva però in un duplice danno per gli esercenti, che ai contanti sottratti dovevano aggiungere la spesa necessaria per sostituire le vetrate. L'indagine sarebbe dunque partita a seguite delle segnalazioni dei commercianti, con la svolta giunta nei giorni scorsi: per attribuire allo straniero tutti e quattro gli ultimi furti avvenuti in ordine cronologico sono risultate decisive le tracce repertate sulla scena del reato dagli agenti della scientifica (che sono riusciti a far emergere le impronte digitali) oltre al riscontro emerso a seguito della visione delle immagini degli impianti di videosorveglianza. E non è tutto, perchè alla luce di quanto è emerso il magrebino è diventato il principale indiziato anche per altri tre furti concretizzatisi in precedenza secondo le medesime modalità, che portano quindi il totale a sette.

Dopo esser stato rintracciato dalle forze dell'ordine e fermato infine, dagli accertamenti di rito effettuati sul suo conto dagli inquirenti è risultato oltretutto essere un immigrato irregolare sul territorio italiano.

Ed è quindi stato condotto presso la casa circondariale di Modena, con l'accusa di furto aggravato.

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