Cronache

Altro rave party illegale: tre agenti feriti. È bufera sulla Lamorgese

Le migliaia di partecipanti, quasi interamente stranieri, si erano dati appuntamento nell'area dell'ex Comau. Poliziotti presi a sassate: almeno tre i feriti

Altro rave party illegale: tre agenti feriti. È bufera sulla Lamorgese

Rave party non autorizzato alle porte di Torino. Secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa sarebbero dovuti essere circa 10mila i giovani coinvolti nella manifestazione improvvisata nell'area dell'ex Comau. Secondo quanto denunciato dal Siulp di Torino, vi sarebbero stati degli anche scontri tra i poliziotti ed alcuni partecipanti. "Si contano già tre poliziotti feriti", spiega il segretario generale Eugenio Bravo. "Uno è stato riferito da una sassaiola lanciata contro le forze dell'ordine e altri due nel tentativo di essere investiti da un camion di questi individui che male tollerano la presenza delle forze dell'ordine".

I fatti e la situazione attuale

Nelle intenzioni degli organizzatori, che hanno dato avvio ad un tam tam tramite i social network, il rave party non autorizzato sarebbe dovuto andare avanti per tutto il fine settimana di Ognissanti. I partecipanti, quasi tutti di nazionalità straniera, sono arrivati nella notte di sabato ed hanno letteralmente mandato in tilt il traffico all'altezza dello svincolo della tangenziale di Stupinigi, spingendo le forze dell'ordine a chiudere l'uscita fino alle due di notte. Le lunghe file di camper e auto incolonnate hanno paralizzato la circolazione anche nelle vie di accesso all'ex area industriale, dove si sarebbe dovuto svolgere il rave party.

Dopo aver ricevuto le prime segnalazioni, i carabinieri sono intervenuti nella zona con lo scopo di impedire lo svolgimento della manifestazione e subito dopo sono stati impegnati a identificare tutte le persone fermate durante i controlli. Il fatto che le forze dell'ordine fossero già state allertate ha spinto altri potenziali partecipanti a tornare indietro: si parla di circa 10mila individui coinvolti complessivamente nel raduno. Intorno al territorio di Nichelino, nei pressi della Regia di Stupinigi, polizia e carabinieri hanno formato un cordone di sicurezza per impedirne l'accesso. Una situazione che ha reso pressoché impossibile la circolazione, specie per chi proveniva da Torino o da Beinasco.

Stamani si è tenuta una riunione relativa alla questione sicurezza, a cui poi è seguito un sopralluogo del Prefetto di Torino Claudio Palomba, che ha raggiunto la zona interessata insieme al comandante provinciale dei carabinieri Vincenzo Ciarambino, il sindaco di Nichelino Giampiero Tolardo, ed i rappresentanti della Croce Rossa e dei vigili del fuoco. Il deflusso dei partecipanti al rave è iniziato all'incirca alle 10.

"Adesso la situazione sembra sotto controllo", ha fatto in seguito sapere a Repubblica Giampiero Tolardo, "ma ci sono camper parcheggiati nei controviali e nei terreni verso Stupinigi, sono tantissimi". Servirà qualche ora per tornare alla normalità, ha aggiunto anche il neosindaco di Beinasco Daniel Cannati. "Le forze dell’ordine sono prontamente intervenute e stanno monitorando la situazione. Gli ingressi e le uscite di Borgaretto in via Rondò Bernardo e circonvallazione esterna sono temporaneamente chiuse. Da via Galilei si può transitare solo in direzione Nichelino. Resta aperta la viabilità da e verso Beinasco", ha concluso.

Il comunicato del Siulp

A seguito degli scontri che si sono verificati con alcuni partecipanti al rave, alcuni agenti di polizia sono rimasti feriti, come riportato dallo stesso Siulp in un comunicato pubblicato oggi. Il segretario Generale del Siulp Torino Eugenio Bravo ha infatti dichiarato che 3 poliziotti sono rimasti feriti durante alcune colluttazioni. Nello specifico, un agente sarebbe rimasto colpito nel corso di una sassaiola, mentre gli altri due avrebbero rischiato di essere investiti da un camion di proprietà di alcuni partecipanti al raduno.

Bravo ha quindi denunciato la preoccupante situazione del nostro Paese, evidentemente incapace di controllare non solo le frontiere del mare, ma anche quelle di terra. A prova di ciò il fatto che l'Italia stia sempre più diventando meta anche di raduni di tal genere. Eugenio Bravo ha infine affermato che le forze dell'ordine sono ormai arrivate all'esasperazione, con doppi e triple turni giornalieri. La causa, secondo il segretario Generale del Siulp Torino, deve essere ricercata nelle"politiche della tolleranza, del buonismo, con i loro messaggi di apertura a chiunque e che vengono interpretati come debolezza".

Il rave party di Viterbo

Ancora una volta a finire al centro delle critiche è il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese. Soltanto pochi mesi fa, in piena estate, ha avuto luogo il rave party di Viterbo, con migliaia di persone arrivate da tutta Europa.

Un raduno che è andato avanti per giorni, senza che arrivasse alcun segnale da parte del Viminale. Secondo le autorità, nel solo giorno di Ferragosto i partecipanti al raduno illegale avevano raggiunto quota10mila persone, con bivacchi di fortuna, campeggi non autorizzati e problemi per la cittadinanza. Tanti i giovani ricoverati (almeno 5) ed un morto, rinvenuto nelle acque del Mezzano. Solo dopo il ritrovamento del cadavere, dopo quasi una settimana di raduno ininterrotto, è scattato l'intervento delle forze dell'ordine. Un vero e proprio fallimento da parte del ministro, come sottolineato da molti esponenti politici.

La polemica contro la Lamorgese

In seguito a questo ennesimo episodio, è esplosa nuovamente la polemica nei confronti del ministro Lamorgese. Durissima la critica di Fratelli d'Italia, che ha preso posizione contro l'attuale titolare del dicastero dell'Interno. Su Facebook, la leader di FdI Giorgia Meloni ha attaccato la Lamorgese, promuovendo una raccolta firme finalizzata a sfiduciarla. "Ormai questa gente ha capito che - con un ministro dell'Interno come il nostro - tutto è consentito in Italia", ha commentato la presidente di FdI, che ricorda amaramente come sia invece stato usato il pugno duro con i lavoratori scesi piazza per protestare.

A fare eco a Giorgia Meloni, anche il deputato di Fratelli d'Italia Augusta Montaruli, che ha riportato la situazione di Torino, vittima dell'ennesimo disastro verificatosi a Viterbo. A Stupinigi, ha precisato la parlamentare, si sono infatti ripetute le medesime scene, causate da un ministro incapace. "Stavolta o è mancato il minimo controllo oppure si è lasciato fare. In ogni caso il ministro Lamorgese, più techno che tecnico", ha ironizzato Montaruli, prima di comunicare la richiesta inoltrata a Lamorgese di riferire in Parlamento. "Con un’interrogazione chiediamo l’intervento immediato di un ministro che avrebbe già dovuto dimettersi da tempo", ha dichiarato.

Attacco durissimo anche da parte della Lega. Matteo Salvini, ex ministro dell'Interno ha infatti commentato: "Il ministro Lamorgese venga subito a riferire in Parlamento, se non è in grado di garantire l'ordine pubblico e il rispetto delle regole lasci il posto ad altri".

Il deputato del Carroccio e vice segretario Lega in Piemonte Alessandro Giglio Vigna è stato ancora più critico nei confronti di Lamorgese, arrivando a chiedersi se il ministro stia agendo in mala fede o se invece non sia all'altezza del ruolo che le è stato assegnato. "Il Siulp denuncia il ferimento di alcuni poliziotti a causa di una fitta sassaiola di cui sono stati oggetto.

Lamorgese se ci sei batti un colpo, altrimenti lascia il posto a chi sa cosa vuol dire garantire la sicurezza", ha aggiunto, dopo aver spiegato quanto accaduto a Torino.

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