Migranti, rifugiati e residenti asilo vanno a teatro. Non come spettatori ma come protagonisti: a Reggio Emilia una decina di profughi ha dato vita allo spettacolo "Questo è il mio nome", che ne racconta la storia, dall'Africa all'Italia.
Nel più rosso dei capoluoghi, il Comune ha collaborato a un progetto che ha l'obiettivo di integrare nella società "giovani migranti portatori di saperi, storie e cultura di un mondo che inesorabilmente si avvicina verso l’Europa".
Forse con un filo di retorica, la Gazzetta di Reggio di ieri ha scritto che "il finale così coinvolgente ha significato una vittoria che si è trasformata in festa: Nei loro occhi si leggeva la felicità di aver ritrovato per un momento loro stessi, di aver compiuto un piccolo ma importante
cammino ed aver conosciuto tanti amici."Alla serata era presente anche il sindaco Luca Vecchi, che ha espresso la propria approvazione per un progetto che potrebbe presto essere imitato in altre città italiane.
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