È scivolato nel Naviglio grande nella zona di Castelletto di Cuggiono, nell'hinterland milanese ed è rimasto intrappolato sott'acqua per quarantatre minuti. Una tragedia sfiorata quella capitata lo scorso 24 aprile a un 14enne, Michi, che ora è però fuori pericolo.
"Un risultato straordinario per tutta la comunità scientifica", secondo Alberto Zangrillo, primario della Rianimazione all'ospedale San Raffaele. Il ragazzo ha infatti ripreso conoscenza, parla, mangia e scherzando ha persino chiesto ai medici se non potessero portargli un mojito.
"Quello che è successo ha qualcosa di miracolo", ha detto la madre del piccolo, ringraziando l'equipe medica. I dottori hanno dovuto sacrificare la gamba destra, sotto il ginocchio. Hanno salvato Michi grazie a una procedura estrema di assistenza meccanica con circolazione extracorporea.
Il caso curato al San Raffaele è destinato a entrare nella storia della medicina.
"Se noi avessimo applicatoi protocolli che conosciamo - ha detto Zangrillo - avremmo dovuto rispondere al 118 'Ci dispiace, il ragazzo è stato troppo sott’acqua e quindi non ci sono i criteri per poter pensare di procedere per arrivare a un risultato accettabile'".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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