Coronavirus

"Le restrizioni? Una farsa". Questi grafici minano l'efficacia del lockdown

Non è cambiato quasi nulla da ottobre ad oggi pur con un susseguirsi di zone rosse ed arancioni. "I lockdown non hanno alcun effetto evidente se non quello di ammazzare il lavoro di negozi, bar ristoranti, cinema, teatri..."

"Le restrizioni? Una farsa". Questi grafici minano l'efficacia del lockdown

Mentre l'Italia e l'Europa sono nei guai a causa di un piano vaccinale che andrà velocemente rivisto, questa non è che la punta dell'iceberg pandemica che da un anno a questa parte affossa sempre di più l'economia. Il problema quotidiano che ci affligge da mesi riguarda le singole restrizioni regionali che sono servite davvero a poco (se non a nulla) a far diminuire l'ondata di Covid nel nostro Paese.

"Finiamola con questa farsa..."

Il bollettino quotidiano è sempre lo stesso ormai da ottobre, inizio della seconda ondata che si è poi trasformata in terza con l'arrivo delle varianti: dallo scorso autunno ad oggi, è stato un susseguirsi di chiusure passando dall'arancione al rosso, dal rosso all'arancione con minime sortite di zona gialla. Fossero servite, oggi non avremmo sempre 20mila casi e 4-500 morti al giorno. Insomma, c'è più di qualcosa che nelle famose "fasce di colori" non va. "Ma la piantiamo con questa farsa? I lockdown non hanno alcun effetto evidente se non quello di ammazzare il lavoro di negozi, bar ristoranti, cinema, teatri..." denuncia Claudio Borghi Aquilini, deputato della Lega eletto in Toscana e consigliere comunale di Como, che sul proprio profilo Facebook pubblica due grafici che dimostrano come in Sardegna, nonostante le restrizioni, i ricoveri ordinari ed in terapia intensiva siano comunque aumentati mentre in Lombardia la situazione si è stabilizzata con alcuni valori verso il basso.

In Sardegna mettono le restrizioni e i ricoveri aumentano. Arriva il virologo da bar: "Ovvio, si erano contagiati...

Pubblicato da Claudio Borghi Aquilini su Sabato 10 aprile 2021

"La zona rossa? Una farsa"

"La zona rossa è una farsa, è evidente: lo vediamo dagli assembramenti che permangono sempre e comunque, in qualsiasi fascia di colore, e dal fatto, ormai chiaro a tutti , che i contagi non avvengono nei ristoranti o nei negozi, ma in ambito domestico, tra le mura casalinghe dove non c'è alcun tipo di controllo", afferma Alessandro Sorani, presidente Confartigianato Imprese Firenze, in merito alla nuova zona rossa per il capoluogo toscano e per tutta la provincia, che fa eco a quanto sostenuto da Borghi Aquilini sulla scarsa utilità delle restrizioni. "Chiediamo con forza di aprire subito tutte le attività, utilizzando anche, appena possibile, tamponi rapidi e passaporto vaccinale - ha continuato Sorani - In un ristorante o in un negozio, sotto la piena responsabilità dei titolari, siamo a in grado di gestire gli accessi e garantire tutti gli aspetti della sicurezza. Diciamo basta a questa farsa dei colori".

"Riaprire, tornare in zona gialla"

Come ci siamo recentemente occupati (qui il nostro pezzo) mentre in casa il virus "corre", i contagi all'aperto sono rarissimi e pari allo 0,1% del totale secondo il più recente studio appena pubblicato. "Occorre dare segnali di speranza al Paese e segnare un cambio di passo rispetto alle chiusure delle ultime settimane. Un recente studio sui contagi dimostra che solo una persona su mille si infetta di Covid all'aperto", ha affermato in una nota Roberto Occhiuto, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati che aggiunge: "Forza Italia chiede, dunque, all'esecutivo di accelerare con il tagliando all'ultimo decreto e di prevedere la riapertura delle attività economiche all'aperto - a partite dalla ristorazione - in tutta sicurezza". Il deputato chiede anche che le "le Regioni che stanno vedendo calare i dati epidemiologici devono poter tornare, a partire al 20 aprile, in zona gialla. Cittadini e imprese, dopo tanti sacrifici, si aspettano un cronoprogramma per un graduale ritorno alla normalità.

Forza Italia è una forza responsabile di governo, ma la nostra azione politica ha l'immediato obiettivo di dar loro risposte concrete".

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