Guerra in Ucraina

Riappare il fighter italiano: "Ora vado fino in fondo"

Non si avevano notizie del 29enne da diverse ore. Il ragazzo è sopravvissuto a un attacco russo a Mariupol, dove sta combattendo con l’esercito ucraino

Riappare il fighter italiano: “Ora vado fino in fondo”

Ivan Luca Vavassori, il fighter italiano 29enne arruolatosi volontario per combattere la guerra in Ucraina accanto all’esercito di Kiev, è tornato a farsi vivo su Instagram. Questa mattina ha pubblicato una nuova storia scritta (questa volta) in lingua spagnola. Nel messaggio viene annunciata la decisione di andare avanti fino in fondo e viene subito dopo aggiunto: "La mia decisione non piace a molta gente ma è la migliore per me".

Sta bene ed è pronto a combattere

Nel suo post su Instagram Vavassori parla delle sue condizioni fisiche asserendo di stare bene, di avere qualche dolore, ma di essere nuovamente in forze e di essere pronto a tutto. Quindi conclude la storia, arricchita da numerose immagini di combattimento con soldati sia a piedi sia a bordo di carri armati, tutte riprese "in soggettiva" dallo stesso Vavassori, con la frase che aveva già usato in altri messaggi precedenti:"Dio è grande".

L’ex calciatore di Serie C è il figlio adottivo dell'imprenditore lombardo Pietro Vavassori e di Alessandra Sgarella, la donna di Domodossola che era stata sequestrata a Milano l’11 dicembre del 1997, allora 39enne, e che rimase per nove mesi nelle mani della 'ndrangheta, finché venne liberata a Locri il 4 settembre del 1998. Poco dopo la liberazione, nel 1998, la Sgarella e il marito avevano adottato Ivan Luca. La pratica di adozione era già stata avviata prima del sequestro, ma poi interrotta per ovvi motivi. Alessandra Sgarella morì poi nel 2011 per un tumore. Ivan era un portiere di Serie C che ha giocato con le maglie del Bra, della Pro Patria e del Legnano, facendo una esperienza anche in Bolivia, nella squadra del Real Santa Cruz.

Si erano perse le sue tracce

Quando è scoppiata la guerra in Ucraina, Ivan ha deciso di arruolarsi per combattere al fianco dell’esercito ucraino e combattere i russi nelle file delle brigate internazionali. Le sue tracce si erano perse nelle scorse settimane e si era temuto il peggio per la sua sorte quando su Instagram era stata annunciata la sua morte.

Qualche giorno dopo il ragazzo si era però rifatto sentire confermando di essere essere rimasto ferito ma di essere ancora vivo.

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