Continua a Rimini la caccia al branco di stupratori nordafricani che ha aggredito almeno tre persone (due turisti polacchi e una trans peruviana) nella notte tra venerdì e sabato scorso e che potrebbe aver derubato una coppia di Varese e tentato di violentare una 30enne.
Il cerchio si stringe, anche se c'è una rete che copre e protegge il gruppo di nordafricani. Non solo le telecamere di sorveglianza del lungomare e degli stabilimenti balnerari della zona: secondo il Corriere ci sono anche due testimoni che intorno alle 4 di sabato mattina ha incrociato il branco nella zona. La loro deposizione è stata aggiunta al fascicolo della procura che indaga sul caso.
La descrizione fornita dalle vittime e dai testimoni, oltre agli indizi già raccolti dagli inquirenti, hanno permesso di restringere il campo a 15 sospettati, "in prevalenza tunisini e algerini", spiega ancora il quotidiano di via Solferino, secondo cui nei fotogrammi al vaglio degli inquirenti si vedebbero quattro giovani, due dei quali meno riconoscibili perché ripresi cl cappuccio della felpa in testa.
Stanotte la polizia ha passato al setaccio l'arenile della zona Miramare, nel tratto compreso tra il bagno 106 e il bagno 140, nel lungomare sud, e uno stabile in via Ugo Bassi, edificio in degrado, dove trovano
occasionalmente rifugio sbandati e senza tetto e che pare potesse fare da base per gli stupratori. Diversi gli stranieri irregolari identificati ed espulsi, ma per il momento nessuno sembra collegato allo stupro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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