Cultura e Spettacoli

La rivincita degli artisti offesi

Nell'anno orribile dello spettacolo, ci sono anche buone notizie. La principale è questa: Laura Pausini si porta a casa il Golden Globe per la miglior canzone originale

La rivincita degli artisti offesi

Nell'anno orribile dello spettacolo, ci sono anche buone notizie. La principale è questa: Laura Pausini si porta a casa il Golden Globe per la miglior canzone originale, Io sì/Seen, colonna sonora del film di Edoardo Ponti La vita davanti a sé. La cantante ha dedicato la vittoria all'Italia e alla se stessa di ventotto anni fa. Allora inaugurava una carriera gloriosa con il trionfo a Sanremo giovani. Proprio al Festival, domani, si farà una grande festa sul palco, Laura ospite d'onore. A questo punto, la Pausini diventa anche favorita all'Oscar. La seconda buona notizia è il prestigio della Mostra internazionale del cinema d'arte di Venezia. La «Biennale d'emergenza», senza tappeto rosso, ha azzeccato un film che fa incetta di consensi. Nomadland trionfa ai Globes e prende la rincorsa per gli Oscar. Ma Nomadland è già stato Leone d'oro. Venezia, in questi anni, ha azzeccato molto spesso il film dell'anno, vedi La forma dell'acqua, Gravity, Joker, Birdman, Roma... La terza buona notizia è sorprendente. Filippo Meneghetti è il regista di Due, il film chiamato a rappresentare la Francia nella categoria miglior film straniero 2021. Una decisione che incorona un esordiente italiano, quarantenne padovano, contro registi d'Oltralpe più celebri e blasonati. Speriamo di poter aggiungere una quarta buona notizia, cioè un Festival di Sanremo divertente nonostante il vuoto in platea. Oggi si comincia. Ottimi segnali, dunque, per un mondo, quello dello spettacolo, raso al suolo, come molti altri, dalle misure anti-Covid, particolarmente dure visto che non risultano focolai nei cinema e nei teatri. Il 27 marzo le sale riapriranno. Bene, anche se non è chiaro quale sia la differenza, a livello di protocolli d'igiene, tra ieri, oggi e la data prescelta. Anche le code per acquistare il biglietto, qualora si fossero verificate, non sarebbero state molto diverse da quelle per entrare al supermercato. Ed eccoci arrivati al punto dolente. La pastasciutta è un bene primario, non c'è dubbio. Anche lo spirito necessita di essere nutrito, ma la cultura è un bene trascurabile, almeno per i governi in azione nel corso della pandemia. Sale chiuse, musei chiusi, biblioteche chiuse. Salvo saltare sul carro dei vincitori all'ultimo minuto. Non c'è da stupirsi. Nessuno ha dimenticato le volgarità di Conte sui «nostri artisti che ci fanno tanto divertire».

Parole che non si dicono neppure ai giullari di corte.

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