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Burioni contro Conte sui vaccini: "Gli italiani non sono bimbi di 5 anni che credono a Babbo Natale"

Le prime dosi di vaccino entro dicembre? Per Conte è quasi una certezza ma Roberto Burioni frena gli entusiasmi e attacca il premier

Burioni contro Conte sui vaccini: "Gli italiani non sono bimbi di 5 anni che credono a Babbo Natale"

Il governo si prepara a inasprire le misure restrittive per il Paese nel tentativo di arginare la diffusione del contagio ma intanto gli italiani sono sempre più preoccupati per il futuro, non solo dal punto di vista sanitario. La situazione economica non è certo florida, anzi, quasi quotidianamente nelle piazze italiane si verificano manifestazioni contro le chiusure che spesso portano allo scontro con le forze dell'ordine. Ci si chiede quando l'Italia sarà finalmente fuori dalla morsa del coronavirus o, in alternativa, quando si potrà avere accesso massivo ai vaccini per ricominciare a vivere normalmente, o quasi. Il presidente del Consiglio, come spesso ha fatto nelle ultime settimane, oggi ha dato delle scadenze temporali, che per Roberto Burioni non sono realistiche.

"Ursula Von der Leyen ci ha aggiornato l'altro ieri. Confidiamo di avere le prime dosi di vaccino a dicembre ma bisogna comprendere che arriveranno qualche milione di dose per Paese, quindi dovremo fare un piano condiviso a livello europeo per intervenire prima sulle fasce più fragili e via via per le altre categorie, come per esempio le forze dell'ordine", ha dichiarato Giuseppe Conte. Che le prime dosi di vaccino fossero destinate a determinte categorie a rischio era già noto, ma per il premier già in primavera si potrà avere una copertura ampia su tutta la popolazione del Paese e solo allora si potranno valutare gli effetti. "Dobbiamo aspettare primavera quando prevedibilmente arriveranno per tutti", ha concluso Giuseppe Conte.

Una previsione troppo ottimista per Roberto Burioni, scettico sulle promesse fatte dal presidente del Consiglio. Il virologo sostiene che quello di Conte non sia altro che uno "zuccherino" per far digerire meglio agli italiani l'ennesimo Dpcm in pochi giorni, con ulteriori restrizioni che potrebbero portare a una stretta ancora più vigorosa sulle attività commerciali. "Capisco l'esigenza di motivare i cittadini nei sacrifici durissimi che sono necessari, ma non è possibile trattarli come bambini di 5 anni che credono a Babbo Natale", ha asserito Roberto Burioni dai suoi social. Una presa di posizione netta che sconfessa le parole di Giuseppe Conte. Comprensibile l'intento del primo ministro, visto anche il contesto nel quale sono state pronunciate quelle parole. Giuseppe Conte, infatti, è stato oggi ospite della Festa del Foglio, per l'occasione organizzata online, che ha preso il nome di Giornata dell'Ottimismo.

Forse, però, gli italiani in questo momento hanno bisogno di concretezza e realismo per riconquistare la fiducia dell'esecutivo.

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