Roma, 500 nasoni storici rubati in un anno

Sono ben 500 i nasoni storici che sono stati rubati dal suolo di Roma per essere trasformati in ghisa oppure rivenduti agli appassionati

Roma, 500 nasoni storici rubati in un anno

A Roma esistono persino i ladri di nasoni. Arrivano di notte, aprono il cofano dell’auto parcheggiata accanto alla fontanella e, poi, una volta estratta, se la portano via e la rivendono sul mercato nero con alti profitti.

Ogni anno sono circa 300 i furti delle storiche fontanelle che dissetano i romani in ogni quartiere della Capitale. Ma questa crifra rappresenta solo una media perché, nell'ultimo anno, le fontanelle estirpate da strade e marciapiedi hanno toccato quota 500 che, tradotto in soldoni, significa 350mila euro di ordine che l'Acea deve fare per suturare le ferite lasciate dai ladri sulle strade della Capitale. I nasono presenti sul suolo della Capitale sono più o meno 2.200, ovvero un patrimonio del valore di 1,5 milioni di euro. Mica bruscolini per gli aspiranti ladri.

E così, lasciati incustoditi, i nasoni rubati vengono nascosti in magazzini fuori città e, poi, una parte viene fusa per ottenere nuovamente la ghisa che sarà venduta a 30 centesimi al chilo. Gli altri nasono vengono rivenduti al mercato nero agli appassionati che sono disposti a pagare centinaia di euro pur du avere una fontanella storica personale, in giardino.

L'Acea spende circa 600 euro per ogni nasone, oltre ai 150 euro per le due ore di lavoro che servono per piazzare la fontanella sul suolo pubblico. Un’operazione che, come spiega il Corriere della Sera, tra materiale e mano d’opera, pesa sulla collettività per circa 400 mila euro, la maggior parte stanziati da Acea grazie anche a un contributo del Campidoglio.

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