Rutelli: "Mia figlia mi chiese di lasciare il liceo Virgilio. C'era la stanza delle canne"

Il politico racconta che la figlia era iscritta al liceo Virgilio di Roma, finito al centro dello scandalo per l'ultima occupazione, tra sesso, droga e bombe carta. La ragazza chiese ai genitori di cambiare istituto

Rutelli: "Mia figlia mi chiese di lasciare il liceo Virgilio. C'era la stanza delle canne"

Continua a tenere banco lo scandalo scoppiato al liceo Classico Virgilio di Roma, con l'ultima occupazione in cui ne sono successe di tutti i colori: spaccio e consumo di droghe, bombe carta e rapporti sessuali filmati coi telefonini. Per giorni la scuola è stata un porto franco, con un rave party (persino con biglietto di ingresso a 5 euro) e buttafuori pagati. Per non parlare dei danni arrecati alla struttura. Una situazione davvero incredibile dove a comandare è stato un gruppo di ragazzi, della cosiddetta "Roma bene", spalleggiati dai genitori, come denunciato dalla preside.

Ora che da giorni si parla di questa vicenda, emerge un particolare interessante. Si tratta della testimonianza di un politico, Francesco Rutelli, che ben conosce quella scuola. Non solo perché è stato sindaco di Roma ma soprattutto perché l'isttuto anni fa fu frequentato da sua figlia.

Vediamo cosa ha detto Rutelli ai microfoni di Omnibus, su La7: "Mia figlia mi chiese di andare via dal Virgilio". L'episodio risale a 10 anni fa: "C'era un'occupazione al liceo, nei primissimi giorni di scuola, mi disse che c'era 'la stanza delle canne', mi disse 'Non mi piace'".

"Era una ragazzina - prosegue Rutelli- con la sua solidità e la sua fragilità, ha voluto andarsene e l'abbiamo iscritta in un'altra scuola.

È una battaglia anche questa, una battaglia che fanno presidi determinati ma che non debbono farsi mettere piedi in testa da ragazzi viziati, arroganti, violenti". E ancora "La funzione dell'educazione è anche formare e stare in un percorso".

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