
Sarebbero circa 700 i piloti che hanno abbandonato la compagnia low cost irlandese nel corso dell'ultimo anno. Numeri importanti che fanno correre Ryanair ai ripari.
La compagnia teme la fuga dei suoi piloti così tanto che il capo delle operazioni del vettore, Michael Hickley, ha inviato a tutti i comandanti gialloblu una lettera con la quale li invita a rinunciare ai giorni di permesso nelle prossime settimane, in modo da non dover tagliare ulteriori voli, e li premia con un bonus di 12 mila euro per i capitani e 6 mila euro per i primi ufficiali. Per poter ricevere il bonus, non prima di novembre 2018, i piloti dovranno completare 800 ore di volo fino a ottobre 2018 e rinunciare ai 10 giorni di riposo. Inoltre si richiede ai comandanti di lavorare anche durante i giorni che Ryanair ha individuato per coprire il periodo più critico delle cancellazioni. La compagnia irlandese ha anche deciso di aumentare le disponibilità economiche per i pernottamenti fuori base dei dipendenti. Gli aumenti andranno dagli attuali 28 euro a 75 euro per ogni notte.
Con queste mosse Ryanair spera di poter frenare l'esodo dei suoi piloti.
Come riporta Repubblica, secondo Ivan Viglietti, responsabile dei piloti Uil Trasporti,"Ryanair paga a caro prezzo la carenza di piloti esperti che scelgono ormai compagnie con contratti 'veri' e siglati con l’accordo dei sindacati, che il suo management ha rifiutato ostinatamente dimostrando miopia". In 140 infatti hanno già scelto Norwegian, che presenta migliori condizioni lavorative. Nel frattempo le azioni della compagnia sono tornate a crescere.