Salerno, a fuoco un prefabbricato in legno: morto carbonizzato un anziano 80enne

Le forze dell’ordine stanno valutando l’ipotesi di un corto circuito all’impianto elettrico, anche se l’incendio può essere stato provocato da una stufa difettosa

Salerno, a fuoco un prefabbricato in legno: morto carbonizzato un anziano 80enne

Gli inquirenti hanno avviato un’indagine per scoprire le cause dell’incendio divampato in un prefabbricato di Laviano, nel Salernitano, che è costato la vita a un 80enne. L’uomo è morto carbonizzato, poiché non è riuscito ad uscire fuori dall’abitazione. Ha provato a scappare dalla finestra, dato che la porta d’ingresso già era avvolta dalle fiamme, ma non ce l’ha fatta in tempo. L’episodio è accaduto in un’area in cui sono presenti prefabbricati in legno a schiera, solitamente affittati a turisti. L’anziano era napoletano e, probabilmente, si trovava a Laviano in vacanza.

Le forze dell’ordine stanno valutando l’ipotesi di un corto circuito all’impianto elettrico, anche se l’incendio può essere stato provocato da una stufa difettosa. Quando il prefabbricato è stato avvolto dalle fiamme i vicini hanno tentato un primo soccorso, dopo aver allertato i vigili del fuoco. Hanno rotto il vetro della finestra per far uscire l’uomo, ma l’ossigeno entrato nelle stanze ha alimentato il fuoco più velocemente, che ha divorato le pareti in legno e ha ucciso l’80enne.

Sul posto, oltre ai pompieri, sono giunti i carabinieri della stazione locale, che hanno raccolto le testimonianze dei turisti presenti nelle strutture in legno. In questo villaggio non è mai accaduto nulla di simile, un luogo che ogni fine settimana è frequentato da famiglie che arrivano soprattutto dal Napoletano per godersi il meritato riposo dopo il lavoro. Si tratta di un territorio immerso nel verde, a 475 metri sul livello del mare. Un luogo straziato dal terremoto del 1980, dove non esisteva più nulla a causa della natura furiosa che si scatenò 36 anni fa.

Una località che, grazie alla indescrivibile e infinita forza dei suoi abitanti, è riuscita a rinascere dalla polvere, creando un prodotto turistico e culturale, degno dei migliori esempi di marketing territoriale che abbiamo in Italia. L’idea del villaggio antistress - e quindi di conferire al luogo una certa identità - nasce dal riutilizzo delle casette di legno prefabbricate, che al tempo furono utilizzate dai cittadini per adeguarsi al dopo terremoto e che oggi rappresentano una maniera alternativa di fare ospitalità, attraverso delle costruzioni finemente realizzate e curate nei dettagli.

La principale attrazione del paese è il "ponte tibetano di Laviano", che si trova a due

passi dal castello medievale. Il ponte è sospeso a circa 80 metri d'altezza ed è lungo circa 90 metri. È situato in uno dei punti più stretti del "Vallone delle Conche" a una quota di circa 512 metri.

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