Coronavirus

"Non rompete le scatole a chi dopo mesi chiuso in casa fa due passi"

Il leader della Lega non è rimasto sorpreso dalla folla che ha invaso le piazze nel fine settimana: “La gente non ne può più”

"Non rompete le scatole a chi dopo mesi chiuso in casa fa due passi"

Matteo Salvini non sembra essere rimasto per nulla sorpreso dal fatto che molte persone si siano riversate nelle vie e piazze di molte città durante il fine settimana appena trascorso.

Salvini: "La gente non ne può più"

Intervenuto a TeleLombardia, il leader della Lega ha così commentato: “Se ti dicono che i dati scientifici ti permettono di uscire perché il contagio è tornato a livelli di mesi fa, la gente esce. La gente non ne può più, inizia a prendere gli psicofarmaci, inizia ad arrabbiarsi. Non se la prendano con i cittadini se fanno due passi".

Sono state infatti molte le polemiche arrivate in seguito a immagini e video di persone che hanno letteralmente preso d’assalto le vie dello shopping, complici anche le giornate di sole in diverse città, nonostante ieri i ristoranti e i bar fossero ancora chiusi ai clienti. "Non rompete le scatole alla gente, che dopo due mesi chiusa in casa, vuole fare due passi" ha continuato Salvini, che ha concluso parlando del ritorno alla zona gialla per molte Regioni, tra le quali la Lombardia. "Oggi torniamo in zona gialla, finalmente dopo settimane di sacrificio. Ho letto su qualche giornale che c'è il processo alla gente che è uscita perché c'era bello. Lasciateli vivere".

La minaccia del governo

Sabato scorso la tanto sognata zona gialla non era ancora iniziata, stranamente è entrata in vigore da oggi e non dalla domenica, che già si era scatenato un diluvio di polemiche riguardanti gli assembramenti. Con il ministro della Salute Roberto Speranza che aveva tenuto a sottolineare, quasi per spaventare la popolazione, che serve ancora la massima prudenza, “se non vogliamo tornare indietro rispetto ai passi avanti delle ultime settimane" . In poche parole, fate i bravi bambini o tornate arancioni o rossi e vi richiudo tutto.

Subito gli aveva fatto eco anche Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico, che aveva tenuto a sottolineare il rischio assolutamente reale che la curva schizzi rapidamente verso numeri difficilmente gestibili. E intanto a Milano, i Navigli e il centro hanno ripreso un po’ di vita. Così come a Roma, dove sono anche fioccate delle multe nella serata di sabato a causa di assembramenti nella zona della movida. E a Napoli, dove sono state 44 le persone sanzionate. Come ha fatto notare Salvini, non c’è da stupirsi, la gente è stanca e ha voglia di uscire e respirare.

Ovviamente, sempre mantenendo le distanze e utilizzando le mascherine.

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