Cronache

“L’ha ammazzata lui…”. Il fratello di Saman ora rivela tutto

Il fratello di Saman Abbas avrebbe confermato le accuse nei confronti della famiglia. La 18enne sarebbe stata vittima di una congiura

“L’ha ammazzata lui…”. Il fratello di Saman ora rivela tutto

Il fratello minore di Saman Abbas, la 18enne di origini pakistane scomparsa da Novellara tra il 29 e il 30 aprile scorso, ha confermato le accuse mosse dalla Procura di Reggio Emilia nei confronti dei suoi famigliari. Secondo la versione fornita dal ragazzino agli inquirenti, la giovane sarebbe stata uccisa dallo zio 33enne, Danish Hasnain.

L'interrogatorio

Prende sempre più corpo l'ipotesi di un "delitto d'onore" avanzata dal pm Laura Galli, a capo del fascicolo per omicidio premeditato e occultamento di cadavere presso la Procura di Reggio Emilia. A suffragio della pista delittuosa, adesso, vi è anche la testimonianza del fratello minore di Saman che avrebbe confermato lo scenario criminoso profilato in queste settimane dagli inquirenti. Interrogato per quasi tre ore, il sedicenne - assistito dal legale, una psicologa e dall'interprete - ha ribadito le accuse nei confronti della sua famiglia. A quanto emerso dall'incidente probatorio, Saman sarebbe stata vittima di una vera e propria congiura familiare, ordita dai genitori in correità con altri parenti, perché avrebbe rifiutato di andare in sposa al cugino.

Stando a quanto si apprende dal sito de laRepubblica.it, il sedicenne avrebbe altresì confermato che sua sorella è stata strangolata dallo zio, Danish Hasnain, e poi sepolta chissà dove.

Il ruolo degli altri indagati

Sono 5 le persone indagate per il delitto di Saman. Oltre ai genitori della ragazza, Shabbar Abbas, 47 anni, e Nazia Shaheen, di 43, vi sono anche due cugini e lo zio. Il primo è Ikram Ijaz è uno dei due ragazzi di Saman che compare nel video della sera antecedente al presunto delitto. Insieme allo zio della 18enne, Danish Hasnain, e all'altro cugino, Nomanhulaq Nomanhulaq, avrebbe "scavato la fossa" che - verosimilmente - sarebbe servita per seppellire la ragazza il giorno successivo.

Ikram Ijaz è stato intercettato a Nimes, dalla polizia francese, il 21 maggio scorso, dopo che su di lui era spiccato un mandato di arresto europeo. Il 28enne era stato fermato mentre tentava la fuga verso la Spagna a bordo di un autobus Flexibus partito da Parigi e diretto a Barcellona. Il 29 maggio, il fermo si era poi tramutato in arresto mentre si trovava in un centro di identificazione per cittadini stranieri. Lo scorso 3 giugno, la Procura di Reggio Emilia ha ottenuto l'okay per l'estradizione e, nella giornata di giovedì 10 giugno, è stato consegnato alle autorità italiane a Ventimiglia.

Sono latitanti, invece, lo zio di Saman, Danish Hasnain e il cugino 35enne Nomanhulaq Nomanhulaq. Entrambi sono ricercati in tutta Europa.

Le ricerche del corpo di Saman

Non c'è ancora nessuna traccia del corpo di Saman. Gli inquirenti battono le campagne di Novellara concentrandosi in particolare su pozzi, serre e canali. Ma la circostanza che il cadavere della ragazza sia tuttora introvabile suggerisce che, forse, i resti di Saman possano trovarsi nell’acqua, al riparo dal fiuto dei cani molecolari. Per favorire l'attività dei carabinieri, nei giorni scorsi, sono stati eseguiti carotaggi del terreno e oggi saranno controllati alcuni punti segnalati dall'elettromagnetometro, attraverso escavazioni. A perlustrare i campi ci sarà anche personale di rinforzo del quinto Reggimento Carabinieri di Bologna. Le unità cinofile sono entrate in azione da ieri e anche oggi saranno sguinzagliate nei campi, agevolate dai carotaggi che saranno praticati anche oggi.

Si faranno degli scavi dove lo strumento ha individuato alcune anomalie nel terreno, ancora tutte da verificare.

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