Francesco contro il Sultano: "Grande dolore per Santa Sofia"

Papa Francesco prende posizione sulla conversione a moschea della Basilica di Santa Sofia. Bergoglio sceglie la "Giornata del mare" per dire la sua

Francesco contro il Sultano: "Grande dolore per Santa Sofia"

A papa Francesco non è sfuggita la riconversione di Santa Sofia a moschea: il pontefice argentino, durante l'Angelus odierno, si è definito "molto addolorato". Jorge Mario Bergoglio ha scelto la prima occasione utile per prendere posizione. Oggi è anche la "Giornata del mare", ma il Santo Padre, invece che parlare di gestione di fenomeni migratori, ha posto un accento su quanto sta accadendo in Turchia. La decisione del Consiglio di Stato turco non è passata inosservata in Vaticano.

Quelle del vescovo di Roma sono state parole tanto brevi quanto dirette: "L'idea del mare - ha detto Francesco - mi porta un pò lontano. Il pensiero va a Istanbul, penso a Santa Sofia. Sono molto addolorato" (guarda il video). Prima di questa considerazione, l'ex arcivescovo di Buenos Aires si era soffermato sul significato della giornata che ricorre oggi:"Rivolgo un affettuoso saluto a tutti coloro che lavorano sul mare, specialmente quelli che sono lontani dai loro cari e dal loro Paese. Saluto quanti sono convenuti stamattina nel porto di Civitavecchia-Tarquinia per la celebrazione eucaristica", aveva esordito il Santo Padre. Le dichiarazioni di Bergoglio sono state riportate pure dall'Agi.

Sono giorni, questi, in cui parte della Chiesa cattolica si domanda che fine abbia fatto l'Europa, nel senso di civiltà cristiano-cattolica. Nel corso della giornata di ieri, don Antonello Iapicca, aveva scritto su Facebook quanto segue: "Il passaggio di Santa Sofia a moschea è solo la cifra della immane crisi di fede che affligge l'Europa. Crisi che il Covid ha e sta evidenziando, con il potere assoluto che tantissimi battezzati hanno dato alla paura, cadendo nella trappola satanica di sostituire nel profondo del cuore, la cura per la salvezza dell'anima con quella per la carne (al netto di precauzioni che sappiamo offrire poche certezze)". Il "dolore" espresso dal Papa può anche essere interpretato in questo modo. Il valore storico e simbolico di Santa Sofia non è ritenuto dunque secondario dagli ambienti ecclesiastici.

Prima di affrontare questo tema, Jorge Mario Bergoglio si era soffermato sul Vangelo di oggi, quello della parabola "del seminatore". Passaggi che papa Francesco ha usato pure per criticare la mondanità, uno dei grandi avversari della pastorale dell'argentino: "La distrazione è un grande pericolo del nostro tempo. Assillati da tante chiacchiere, da tante ideologie, dalle continue possibilità di distrarsi dentro e fuori casa, si può perdere il gusto del silenzio, del raccoglimento, del dialogo con il Signore, tanto da rischiare di perdere la fede", ha affermato il primo Papa gesuita della storia. E ancora: "Spesso si è distratti da troppi interessi, da troppi richiami, ed è difficile distinguere, tra tante voci e tante parole, quella del Signore, l'unica che rende liberi".

Cristo - ha continuato il pontefice - è in grado di offrire un'alternativa, che passa però dalla ricezione della parola.

L'Angelus di oggi verrà soprattutto ricordato per il passaggio sulla riconversione della Basilica Santa Sofia ad Istanbul.

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