Cronache

Le Sardine vanno in libreria con l'editore "nemico"

Le Sardine vanno in libreria con l'editore "nemico"

Per alleviare le disgrazie del Paese, le Sardine pubblicheranno un libro. Lo hanno scritto i leader di quella che all'inizio era una manifestazione, poi un movimento di piazza, poi un uragano mediatico, adesso quasi un partito, il tutto in tre mesi scarsi. Incredibilmente in modo spontaneo, cosa che nota qualcuno neppure un top manager con master ad Harvard in Organizzazione e marketing aziendale. Ma queste sono dietrologie. Davanti, c'è un futuro editoriale: a marzo arriverà il testo, un po' mémoire un po' manifesto programmatico, Le sardine non esistono, livre de chevet prossimo venturo - pensieri in scatola pronti al best seller - della galassia di piazza anti-salviniana. Lo firmano i quattro fondatori del movimento, da istruttori di frisbee a Maître à penser in cento giorni netti, altro che ex bibitari diventati ministri, e uscirà ultimo capitolo di una ventennale storia editoriale che vede le aziende di Berlusconi pubblicare la cultura mainstream della Sinistra, cash e senza imbarazzi dalla casa editrice Einaudi. Dallo Struzzo alle Sardine, passando per Pavese, Levi, Calvino e il primo Saviano. Poteva andare peggio: Greta Thunberg con un libro della Mondadori con carta non riciclata. Che infatti è già uscito... L'onestà intellettuale (e conseguente coerenza morale) che va per la maggiore nel Paese è quella che consiste nello sguazzare con supponenza nello stesso sistema che si contesta con fermezza. Esempi? Giornalisti, romanzieri, filosofi, attori, cantanti che da vent'anni sono in plateale dissenso con Berlusconi, la sua politica, i suoi conflitti di interessi, le sue amicizie, e pubblicano per Mondadori-Einaudi. È quello che hanno fatto dalla «A» di Augias alla «Z» di Zagrebelsky i migliori antiberlusconiani. Poi ci sono quelli che, da sinistra, con il Cavaliere hanno fatto film, programmi tv, spettacoli nei suoi teatri. La «resistenza» ideologica profuma purezza, eppure Pecunia non olet. #facciamorete, e anche business se si può... Il mercato vince sempre. Mondadori ha sbancato le classifiche del 2019 con Le corna stanno bene su tutto, scritto da Stella Pulpo e firmato da Giulia De Lellis. Quindi niente di strano che i vertici di Einaudi chiedano alle Sardine di firmare - ma chi lo ha scritto? Loro? Con tutto quello che avevano da fare? - un testo usa-e-getta per inaugurare il catalogo 2020. Curioso, semmai, è che i leader dei pesciolini pop abbiano accettato. Ma con tutti gli editori anti-sovranisti, antifascisti, progressisti, terzomondisti, ecologisti, neofemministi, altruisti - da Feltrinelli a Garzanti, fino ai mille piccoli e medi editori indipendenti e liberi che esistono in Italia - proprio con Berlusconi, l'alleato politico dell'arcinemico Salvini, dovevano pubblicare? #odiareticosta ma la Mondadori fa guadagnare.

Ora, è sacrosanto che le Sardine abbiano il diritto a scrivere, ma - a rigor di logica, la loro - non che chiunque li pubblichi.

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