Sassi e molotov, riecco i No Tav

Gli agenti della polizia sono intervenuti dopo il lancio di pietre, molotov e altri oggetti contundenti contro il cantiere della Torino-Lione

Sassi e molotov, riecco i No Tav

Rieccoli. I No Tav sono partiti di nuovo all'attacco. Ancora tensioni in Val di Susa. Nella serata di ieri, circa 250 manifestanti, molti dei quali travisati con maschere antigas, sono partiti da Giaglione e, passando per i sentieri, hanno raggiunto il cantiere Tav.

Un’altra parte dei dimostranti, incappucciati, è partita dal campeggio. Raggiunta l’area hanno trovato le forze dell’ordine schierate fuori dalla recinzione. Gli attivisti sono rimasti sul posto per circa quattro ore in silenzio. Al momento del deflusso dei partecipanti, all’una circa, alcuni di loro hanno cominciato a lanciare oggetti contundenti, sassi e alcune molotov.

In particolare, una molotov ha raggiunto un idrante incendiandolo, ma le fiamme sono state subito domate.

Alcuni manifestanti - si è saputo dalla Questura - hanno tagliato le reti di recinzione in più punti e hanno abbattuto parte della recinzione in cemento armato creando un varco. L’azione dei manifestanti è stata respinta dalla polizia con l’uso degli idranti e l’impiego di numerosi lacrimogeni. Non si sono registrati feriti.

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