Cronache

Le angherie al disabile, poi i bulli mettono il video online

Il ragazzo è stato fatto entrare in un cassonetto dell’immondizia. La denuncia del consigliere regionale Borrelli

Le angherie al disabile, poi i bulli mettono il video online

A Scampia un video mostra un ragazzo disabile che è stato bullizzato da alcuni coetanei che lo hanno costretto a correre e lo hanno poi chiuso in un cassonetto dell’immondizia. Infatti i carnefici hanno anche girato un video della bravata che hanno puntualmente messo sui social.

La denuncia del video choc

A denunciare quanto avvenuto è stato Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale campano di Europa Verde che sulla sua pagina Facebook ha scritto: “Sta diventando virale il video realizzato da alcuni ragazzi che bullizzano un loro coetaneo con problemi di disabilità mentale. A bordo di uno scooter lo costringono a correre disperatamente per strada dietro la promessa di regalargli soldi. Lo obbligano a gridare, a buttarsi per terra e poi lo fanno entrare in un cassonetto dell’immondizia intimandogli di restare chiuso lì. Il tutto condito da risate e sfottò che testimoniano una profonda crudeltà pari solo alla loro stupidità”.

Il consigliere avrebbe ricevuto la segnalazione del video che, secondo coloro che hanno denunciato la bravata, sarebbe stato girato a Scampia, il quartiere di Napoli situato nell'area nord della città, tristemente conosciuto per la sua difficile realtà . “Un video vergognoso per il quale mi auguro che gli autori siano individuati subito e, se hanno un briciolo di dignità, chiedano scusa pubblicamente. Mi rivolgo in particolare ai loro amici e ai familiari: fate capire a questi ragazzi la gravità di ciò che hanno commesso nell’interesse stesso di una loro crescita umana, culturale e sociale” ha aggiunto Borrelli nel post.

Costretto a entrare nell'immondizia

Le immagini del video fanno rabbrividire. Si vede chiaramente un povero ragazzo, con problemi di disabilità mentali, costretto da alcuni coetanei a correre dietro il loro motorino mentre questi riprendono la scena, promettendogli come ricompensa dei soldi. Il ragazzo urla tutto quello che il gruppo gli ordina di gridare. Questi, nonostante sia evidente la difficoltà del giovane a mantenere il ritmo, continuano a dirgli di correre. Alla fine lo costringono anche a entrare in un cassonetto dell’immondizia e a chiudere lo sportello rimanendo per qualche attimo chiuso dentro, giusto il tempo per immortalare la scena finale del video. Mentre la vittima esegue gli ordini dei suoi carnefici, questi continuano a sfotterlo e a ridere. “Dentro devi metterti, dentro. E chiuditi, chiuditi dentro”.

Borrelli nel suo post-denuncia si è rivolto ai genitori, agli amici, ai familiari di coloro che hanno commesso un tale atto, chiedendo loro di far capire la gravità del gesto commesso, nell’interesse di una crescita non solo culturale e sociale, ma umana.

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