C'è un particolare nel film Basilicata coast to coast che dà il senso di una promessa tradita. Il gruppo musicale protagonista del viaggio che in dieci giorni li porterà da Maratea a Scanzano Jonico ha un nome evocativo: Le Pale Eoliche. Cinque anni fa, quando la pellicola di Rocco Papaleo uscì, alla realtà solida della pala eolica era abbinato il sogno liquido di una regione decisa a spazzare l'arretratezza. E quale auspicio migliore per un gruppo di picari erranti che battezzarsi con lo stesso nome del simbolo del nuovo progresso lucano? Si confidava davvero nella Basilicata felix . La stessa che doveva zampillare dai pozzi neri petroliferi e che invece oggi si ritrova con terra e aria avvelenati da greggio e gas.
I ras politici locali si sono svenduti la regione per un'elemosina. Roba da galera (e infatti qualcuno c'è finito). Il bis col miraggio eolico. Risultato: territorio violentato e i giudici che hanno accertato le solite ruberie e i soliti miliardi gettati. Questi sì, al vento.Scandali al vento e la «maledizione» del film di Papaleo
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