Cronache

Rubò il gratta e vinci da 500mila euro: scarcerato il tabaccaio

Dal carcere agli arresti domiciliari: ecco cosa ha deciso il giudice per il tabaccaio che rubò il gratta e vinci da 500mila euro ad un'anziana signora tentando la fuga all'estero

Rubò il gratta e vinci da 500mila euro: scarcerato il tabaccaio

Ve lo ricordate il tabaccaio di Napoli che rubò il gratta e vinci da 500mila euro all'anziana signora cercando poi la fuga all'estero? Dopo qualche mese passato in prigione è stato scarcerato perché giudicato come "parzialmente incapace di intendere e di volere" nel momento del furto.

Cos'era successo

Gaetano Scutellaro adesso è di nuovo libero: dopo il raptus in cui il 3 settembre 2021 rubò il tagliando vincente, per 24 ore fu irrintracciabile anche dalle forza dell'ordine che riuscirono a bloccarlo all'aeroporto di Fiumicino prima che prendesse il volo verso Fuerteventura, un'isola delle Canarie, dopo aver messo al sicuro il biglietto in una banca di Latina all'interno di una cassetta di sicurezza. L'iter è stato possibile grazie al sequestro e alle perizie sul suo cellulare da dove sono emersi i passaggi che hanno ricostruito il percorso a ritroso fatto dall'uomo e la scoperta del conto corrente. Adesso, il giudice lo ha rimesso in libertà perché è stata stabilita la sua parziale incapacità di giudizio al momento dei fatti.

Cosa ha detto la difesa

Come c'eravamo occupati sul Giornale.it, l'avvocato Strazzullo si era fatto portavoce del disagio del suo cliente. "È confuso e addolorato. Molte cose non le ricorda. In passato ha avuto problemi di salute. Ora teme che, dopo il suo gesto, i suoi cari potrebbero girargli le spalle", aveva affermato in difesa del tabaccaio. In pratica, è arrivata la conferma di quanto chiesto subito dalla difesa dopo la perizia della psichiatra Adele Masi, consulente del gip Marco Giordano, incaricata di compilare il profilo di Scutellaro. È per questa ragione che adesso il tabaccaio dovrà ricevere cure adeguate alla sua condizione psicologica non compatibili con il regime carcerario. In attesa che venga svolto il processo, l'uomo si trova in regime di arresti domiciliari.

I soldi incassati dall'anziana

La procura di Napoli aveva inizialmente sequestrato il biglietto vincente da 500mila euro. La lunga storia, che aveva anche messo anche in forse la possibilità della legittima vincitrice di recuperare il premio, è finita molto bene dopo che il direttore generarle dell’agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli ha incaricato il dirigente dell’Ufficio Giochi e Lotterie, Stefano Saracchio, di recarsi nella caserma dei Carabinieri di Latina dove il tagliando era custodito per acquisire formalmente il tagliando all’amministrazione e contestualmente autorizzare il concessionario Lotterie Nazionali Srl, all'avvio delle procedure per il pagamento del premio, che è avvenuto lo scorso 27 settembre. L’autorizzazione all'incasso è stata possibile dopo che la procura ha sottolineato che "le indagini non lasciavano dubbi in ordine alla riconducibilità di quanto in sequestro alla persona offesa".

La telefonata alla signora

Come ulteriore prova della sua colpevolezza, ci fu il colpo di scena della telefonata nella quale il tabaccaio avrebbe proposto di restituire il biglietto vincente con la spartizione al 50% del premio in cambio del ritiro della denuncia. A incastrare Scutellaro fu il nipote della vittima che aveva registrato la telefonata. "Ho saputo che avete denunciato, ritirate la querela. Non ti preoccupare, troviamo una soluzione, dammi dei soldi, perché qui i soldi ci sono e sono tanti", disse al nipote secondo le carte dell'inchiesta.

E poi, come se le parole non bastassero, ecco l'altra prova che ha incastrato il colpevole: si tratta del video registrato dalle telecamere di sicurezza della tabaccheria di via Materdei, inequivocabile.

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