Cronache

Schiaffi e calci alla compagna incinta: tunisino ai domiciliari

Lo straniero, completamente ubriaco, ha colpito la compagna anche sul ventre. Nei giorni successivi messaggi e telefonate insistenti hanno fatto sì che la donna si rivolgesse alla polizia per denunciare

Schiaffi e calci alla compagna incinta: tunisino ai domiciliari

Un cittadino tunisino di 43 anni è stato posto agli arresti domiciliari dal gip di Bologna nella giornata di venerdì 8 luglio. L'uomo, regolarmente residente a Lugo (Ravenna), è accusato di aver picchiato la compagna 31enne, peraltro in stato interessante. Secondo quanto riportato dai quotidiani locali il tunisino aveva iniziato la relazione con la donna, un'italiana, all'inizio del 2021. Litigi continui avevano incrinato il rapporto ma i due hanno comunque continuato a frequentarsi piuttosto assiduamente.

La sera del 29 giugno scorso, al termine di una serata in compagnia di amici a Castel Bolognese il tunisino, in preda ai fumi dell'alcool, si è scagliato contro la 31enne, iniziando a tirarla per i capelli e prendendola a schiaffi e calci, anche sul ventre. Alla malcapitata non è rimasto altro da fare che tentare la fuga e correre verso la stazione ferroviaria, nel disperato tentativo di salire su di un treno per Imola (dove la coppia risiedeva), ma lo straniero è riuscito a raggiungerla e ha continuato a insultarla e malmenarla. Fuggita dal suo aguzzino l'imolese alla fine è riuscita a raggiungere il pronto soccorso, dove i medici hanno provveduto ad accoglierla: tanta paura, qualche lieve ferita e nulla più, anche la gravidanza non dovrebbe essere a rischio.

I giorni seguenti per la donna l'incubo è proseguito: telefonate, messaggini continui, il nordafricano non la lasciava respirare. Qui finalmente la decisione di recarsi al commissariato e raccontare tutto alla polizia. Gli agenti, dopo aver raccolto la denuncia, hanno tratto in arresto il 43enne, il quale si trova attualmente presso l'abitazione dei genitori con un braccialetto elettronico che monitora i suoi spostamenti. Le pesanti accuse da cui dovrà difendersi sono lesioni personali aggravate e atti persecutori.

Oltre questo sia lui che l'ormai ex compagna dovranno rispondere anche di occupazione abusiva d'immobile, poiché alcuni accertamenti hanno fatto emergere che la casa dove la coppia risiedeva a Imola non era di loro proprietà.

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