Cronache

Scozia, ex infermiera riconosce il morbo di Parkinson grazie al suo olfatto

La donna, che si era accorta della malattia del marito dieci anni prima della diagnosi, ha collaborato con un team di scienziati. La scoperta potrebbe cambiare l'approccio con diversi tipi di patologie

Scozia, ex infermiera riconosce il morbo di Parkinson grazie al suo olfatto

Nella vita, Joy Milne, una donna scozzese di 69 anni, ha lavorato come infermiera. Per tutta la sua esistenza. È stata a lungo a contatto con la sofferenza, i malati e diverse tipologie di patologie. Oggi è in pensione e ha sviluppato, negli anni, una dote che ha stupito medici, scienziati e ricercatori. Perché l'ex operatrice sanitaria ha capito di avere un "fiuto" che potrebbe riconosere l'odore di alcune malattie, come il morbo di Parkinson. Questa particolare caratteristica è un'abilità che la donna avrebbe scoperto con la malattia del marito. E dopo aver sorpreso il team di scienziati, la "scoperta", con la collaborazione con l'università di Manchester, avrebbe permesso ai ricercatori di selezionare le molecole prodotte dall'epidermide durante la malattia. E questa appare come un'ottima notizia, visto che aprirebbe la strada alla diagnosi precoce.

L'odore particolare

Secondo quanto riportato da Tgcom24, la 69enne si era resa conto di percepire un odore particolare dieci anni prima che al marito venisse diagnosticata questa malattia. Sosteneva di aver sentito un profumo strano e mai sentito in precedenza, che lei, grazie alla sua esperienza negli ospedali, associava proprio al morbo di Parkinson. Ciò che sentiva nel marito era ciò che sentiva nei malati che trattava. La donna decise di parlarne a un gruppo di scienziati in occasione di un congresso e i test condotti da Tilo Kunath della Edinburgh University avevano confermato l'abilità dell'ex infermiera.

Le magliette da annusare

A Milne gli scienziati avevano dato 12 magliette da annuare: sei erano state indossate dai malati di Parkinson e l'altra metà da alcuni volontari sani. La 69enne, grazie al suo olfatto, aveva identificato correttamente tutti i pazienti, ma aveva riferito di sentire lo stesso odore anche sulla maglietta di un volontario del gruppo di controllo, a cui tre mesi dopo è stato diagnosticato il morbo. La capacità sviluppata dalla donna ha sorpreso gli scienziati e i ricercatori.

La ricerca e lo studio

Il marito dell'ex infermiera è morto nel 2015, ma la scienza ha continuato a studiare la capacità della donna. Il dottor Kunath ha, infatti, chiesto l'aiuto di Perdita Barran della Manchester University per cercare di isolare le molecole all'origine dell'odore tipico sentito dalla donna. Il team di scienziati ha individuato 10 molecole distintive, che potrebbero rappresentare un'indicazione specifica della presenza del morbo di Parkinson. Scoperta che, senza la capacità della donna, nessuno forse avrebbe preso in considerazione.

Che cos'è l'iperosmia e gli odori delle malattie

Ma l'abilità della 69enne scozzese non è un fenomeno sconosciuto. Si chiama iperosmia, cioè un'esagerata sensibilità all'olfatto, e negli anni ha portato a far riconoscere anche l'odore di altre malattie.

Secondo alcune teorie, infatti, i malati di Alzheimer odorerebbero di pane di segale, i diabetici di smalto per le unghie, quelli affetti dia tumore di funghi e quelli di tubercolosi di cartone umido.

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