Coronavirus

Quattro tipi di quarantena: cosa cambia per chi si contagia

La scuola si prepara al gran rientro in presenza: per ogni caso positivo si valuterà quanto tempo dovrà durare la quarantena. Ecco come funziona e quali sono i nuovi parametri

Quattro tipi di quarantena: cosa cambia per chi si contagia a scuola

La scuola si prepara al gran rientro in presenza e "studia", tutto nei minimi dettagli: quattro diversi tipi di quarantena per il contatto con un positivo e la didattica a distanza in modalità mista allargata anche alle scuole medie.

Le 4 quarantene: ecco le nuove regole

Anche se a differenza dello scorso anno c'è il vaccino e il 90% del personale scolastico è già stato vaccinato, le varianti del Covid non fanno sconti ed il rischio focolai è sempre dietro l'angolo. Ecco perché si è pensato di differenziare il tipo di quarantena in base alla situazione in cui si potrebbe trovare qualsiasi alunno o insegnante. I primi due casi, quelli "soft", prevedono un isolamento di solo 7 giorni (invece di 10, ma solo se si è vaccinati) al termine del quale è necessario eseguire un tampone molecolare dall'esito negativo per poter rientrare in classe. Dieci giorni, invece, è il limite che resta per i non vaccinati che effettueranno il test tra il decimo e il 14esimo giorno dall’ultimo contatto con il caso positivo.

Cosa accade con la variante Beta

Accanto a queste due tipologie, rimangono però in vigore anche quelle più lunghe: quarantene di 14 o 21 giorni. Si potrà tornare in classe senza fare alcun tampone ma solo dopo due settimane piene di isolamento se non ci sono sintomi da Covid e se non si tratta di variante Beta (ex sudafricana) sospetta o confermata. Infatti, in questo caso serve comunque un tampone dopo 10 giorni per effettuare il tracciamento ed individuare potenziali persone che sono entrate a contatto con il positivo. Infine, come accennato, resta valido anche l’isolamento di 21 giorni per i casi positivi ma senza sintomi da almeno 7 giorni: anche questa modalità non è consentita se si tratta di variante Beta, per cui serve sempre il test molecolare negativo. "Quest’anno abbiamo 4 diverse modalità di quarantena, legate alla vaccinazione e alle varianti. Alle superiori ci sono diversi ragazzi già vaccinati, quindi le quarantene per loro dureranno meno" spiega Cristina Costarelli, preside del liceo Newton e presidente dell’Associazione nazionale dei presidi del Lazio, al Messaggero.

Come cambia l'organizzazione scolastica

Durante l'anno che si appresta ad iniziare, i docenti vaccinati faranno quarantene di 7 giorni mentre tra gli studenti, dalla seconda media in poi, "ci saranno i ragazzi vaccinati che torneranno in presenza dopo 7 giorni e ragazzi che potranno tornare solo dopo 10 giorni. Quindi la didattica a distanza, attivata per le classi in quarantena, dopo 7 giorni diventerà mista con ragazzi in presenza e ragazzi a distanza", spiega Valeria Sentili, preside dell’istituto comprensivo Francesca Morvillo di Roma. In questo caso, quindi, si tornerebbe a quella modalità di Dad mista che ha caratterizzato le lezioni dello scorso anno nelle classi di scuola superiore, dove la presenza era contingentata con una percentuale di volta in volta diversa e non pochi disagi.

Anche quest’anno, in tutti gli edifici scolastici ci sarà l’aula Covid per isolare un sospetto caso positivo: se durante la mattinata uno studente o un docente si dovesse sentire male, manifestando sintomi sospetti come febbre o raffreddore, verrà portato in uno spazio dedicato e mandato a casa quanto prima. Potrà rientrare soltanto con un certificato medico.

Se, invece, risultasse positivo, verrebbe attivata la quarantena per i contatti stretti compagni di classe compresi.

Commenti