Scuola, la proposta del governo per classi sempre più "miste"

La scuola italiana dovrà adottare una nuova veste:didattica interdisciplinare e multiculturale

Scuola, la proposta del governo per classi sempre più "miste"

Il tema del tredicesimo capitolo de #labuonascuola del governo Renzi ruota tutto intorno alla parola integrazione. La scuola italiana, infatti, dovrà adottare una nuova veste: la didattica interdisciplinare e multiculturale. È questa la novità che sarà contenuta nel decreto che verrà approvato dal governo a fine febbraio per dar seguito alla riforma scolastica. Come scrive Il Messaggero, non più classi-ghetto, ma quote di stranieri distribuiti per ogni classe e docenti formati al multiculturalismo.

Un parte che si fonda sui numeri della scuola italiana: su 8,8 milioni di alunni presenti nelle scuole italiane, 850 mila sono alunni stranieri. Ma il dato più importante è che su 41.383 istituti scolastici del territorio italiano, 400 scuole hanno un numero di stranieri vicino al 50%: un percentuale troppo alta, tanto da far venire il dubbio che si formino classi ghetto come può avvenire nelle grandi città come Roma, Milano o Torino, ma anche in realtà più piccole, ma concentrate, come Prato. E saranno i docenti dell'organico funzionale ad occuparsi dell'integrazione degli alunni attraverso attività di prima alfabetizzazione di lingua italiana.

Un team specializzato, per il quale sarà speso il 10% dei fondi per la formazione dei docenti e che sarà attivo anche in estate oltre che durante l'anno scolastico, con laboratori e progetti. Ovviamente, la specializzazione non riguarderà soltanto i neoassunti, ma anche i docenti già di ruolo che sceglieranno di occuparsi dell'integrazione degli alunni stranieri. Tra le proposte al vaglio anche l'esenzione dallo studio di una seconda lingua straniera, laddove prevista, dato che l'Italiano è da considerarsi già tale.

Altra novità riguarda l'avvio di una accoglienza permanente. Gli alunni stranieri potranno essere accolti nelle classi in qualsiasi momento, così come in qualsiasi momento il team che si occuperà dell'integrazione dovrà essere pronto ad intervenire con la didattica mirata.

Infine, pare che il Governo voglia rivitalizzare quel tetto di alunni per classe che fu della Gelmini e prevedere una percentuale del 20% a classe per gli stranieri, in modo da evitare classi di soli stranieri o di soli italiani.

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