Cronache

"Un festino gay a base di coca". Guai per il consigliere del Papa

Il cardinale Coccopalmerio sarebbe stato trovato dalla Gendarmeria Vaticana nell'appartamento del suo segretario. Secondo alcune fonti, quello che si stava svolgendo all'interno del palazzo della Congregazione per la Dottrina della Fede, era un "party gay a base di droga". Un nuovo scandalo in Vaticano?

"Un festino gay a base di coca". Guai per il consigliere del Papa

Un cardinale sarebbe stato beccato dalla Gendarmeria della Santa Sede mentre era intento a partecipare a un festino tenutosi nell'appartamento di un suo collaboratore e questo fatto sarebbe stato pure raccontato al pontefice argentino.

A riportare la notizia è stato il sito statunitense LifesiteNews, che è stato ripreso sul blog del vaticanista Marco Tosatti. "Il cardinale Francesco Coccopalmerio, uno stretto collaboratore di papa Francesco - si legge nella traduzione dell'articolo della prima fonte -, era presente al party omosessuale a base di droga in cui ha fatto irruzione la polizia vaticana nell’estate del 2017 e in cui fu arrestato il suo segretario, mons. Luigi Capozzi". Al momento non è arrivata alcuna dichiarazione in merito da parte del Vaticano. In questo momento storico, in cui la Chiesa cattolica pare davvero sotto attacco, non è escludibile che dalle parti di piazza San Pietro stiano studiando il caso. Oppure, più banalmente, la notizia, che sta rimbalzando su quelli che spesso vengono definiti "siti tradizionalisti", non troverà alcuna conferma.

Fatto sta che sarebbe stata una persona che ha preferito rimanere anonima a segnalare il tutto. Il festino in questione, poi, si sarebbe svolto dentro il palazzo riservato alla Congregazione per la Dottrina delle Fede. Quella che oggi è presieduta dal cardinal Ladaria. Il luogo ove risiede l'organismo che dall'inizio del Novecento è stato chiamato Sant'Uffizio e che, prima di allora, era comunemente noto come "Santa Inquisizione".

Monsignor Capozzi era il segretario del cardinale Coccopalmerio. Poi sarebbe stato fermato dai gendarmi durante questo party. E, a causa della presenza di droga nell'abitazione, sarebbe stato mandato a disintossicarsi. Un nuovo scandalo all'interno delle mura vaticane?

In serata, però, è arrivata una dichiarazione di monsignor Becciu, ex sostituto della Segreteria di Stato e prefetto per le Cause dei Santi: "La notizia - ha detto - è priva di fondamento. Fu io ad informare dell'arresto del sacerdote il card. Coccopalmerio a fine giornata, non avendolo trovato, per un disguido, il mattino. Il prete non fu arrestato durante un fantomatico party, ma nel cortile della casa".

La comunicazione di Becciu è arriva via Twitter.

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