Se la Iena vigila sul premier

Se la Iena vigila sul premier

L a ex Iena Dino Giarrusso, appena investito dell'incarico di vigilare sulla regolarità dei concorsi universitari, ha già un caso spinoso da affrontare. Infatti il premier Giuseppe Conte aveva avviato la procedura per ottenere la cattedra di Diritto privato alla facoltà di legge dell'Università La Sapienza di Roma. Lunedì Conte avrebbe dovuto vedersela con altri tre candidati, che immaginiamo fossero tranquilli nell'affrontare l'esame e sicuri di partire ad armi pari con il presidente del Consiglio. Secondo il sito Politico.eu, fonte della notizia, in caso di vittoria, Conte si sarebbe messo in aspettativa fino al momento di lasciare il governo. La prova da superare, un test d'inglese, non era proibitiva. Non dimentichiamo che Conte ha presentato un curriculum pieno zeppo di prestigiose collaborazioni con atenei stranieri, da New York a Parigi. Certo, qualcuno ha affermato che gli atenei stranieri neppure sapevano chi fosse Conte. In ogni caso, Conte ha passato senza problemi la prima selezione per titoli agli inizi di agosto, quando era impegnatissimo nel difficile gioco degli equilibri in Europa e all'interno della coalizione giallo-verde che lo sostiene. Riassumendo: il presidente del Consiglio, forte di un discusso curriculum, si è iscritto a un concorso universitario. A garantire il rispetto delle regole, c'è il grillino Giarrusso, forte di un discusso curriculum nel quale il titolo più importante è aver partecipato alla trasmissione Le Iene. Ragioni d'opportunità hanno costretto Conte a fare un paio di passi indietro, per il momento. Dopo una giornata di voci e cattiverie, ha spiegato ai cronisti che lunedì non si presenterà perché aveva già un impegno. Può capitare quando si è inquilini di Palazzo Chigi. Ma, tutto sommato, si è capito che Conte considera la sua attuale occupazione non diciamo part-time, ma almeno a tempo. Quindi c'è da comprenderlo. Certe occasioni passano una volta sola. Se le affronti da capo del governo che male c'è? Si sa che le commissioni d'esame non guardano in faccia nessuno. Giarrusso poi è una Iena. A completare il quadro c'è la sinistra, che protesta e si indigna.

La stessa sinistra che ha mandato al ministero dell'Istruzione l'autorevole Valeria Fedeli che a stento ha terminato le scuole dell'obbligo. La stessa sinistra che ha avuto un presidente del Consiglio, Matteo Renzi, in grado di far ridere il mondo intero grazie al suo simpatico inglese maccheronico.

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