Cronache

Se Milano "dimentica" di onorare San Francesco

San Francesco, almeno dopo la sua conversione da cavaliere, avrebbe perdonato l'offesa di essere dimenticato da una delle più grandi chiese del mondo, Milano, nel giorno della sua festa.

Se Milano "dimentica" di onorare San Francesco

San Francesco, almeno dopo la sua conversione da cavaliere, avrebbe perdonato l'offesa di essere dimenticato da una delle più grandi chiese del mondo, Milano, nel giorno della sua festa. Ma era san Francesco, patrono d'Italia, onorato ogni 4 ottobre da una regione d'Italia a turno nella Basilica di Assisi, tra i santi più venerati al mondo. Eppure non ha trovato nemmeno un piccolo spazietto nel calendario liturgico ambrosiano. Una scelta che colpisce anche perché il nome di colui che è snobbato a Milano è stato scelto al momento della propria elezione da Papa Francesco, che il 3 ottobre sarà per la quarta volta ad Assisi e da lì firmerà la nuova enciclica Fratelli tutti. Lo scorso dicembre, a Greccio, dove san Francesco s'inventò il presepe, il Papa aveva firmato la lettera apostolica Admirabile signum sull'ormai universale devozione natalizia. Si sa che nella diocesi di Milano il rito è diverso, ma non vedere il nome di san Francesco il 4 ottobre fa pensare a un errore. Invece è una decisione liturgicamente studiata: il 4 è domenica e non si festeggiano i santi, ma si poteva anticipare al giorno prima, Francesco è morto il 3 ottobre, o rimandare a lunedì. «Niente recuperi» rispondono dalla Diocesi. Restano le chiese francescane o il pellegrinaggio. L'unico imperturbabile sarà il Poverello, che in un fioretto dice a frate Leone: «Sai quale è la perfetta letizia?». Se lui, Francesco, tornato tra i suoi a notte fonda, nel fango e con i ghiaccioli sulla tonaca, avesse bussato e l'avessero cacciato: «Qui non puoi venire, non abbiamo bisogno di te». Conclude: «Ebbene, se io avrò avuto pazienza e non mi sarò conturbato, questa è la perfetta letizia».

A Milano hanno provato a accontentarlo.

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