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Se Travaglio cambia sesso agli dei

Nella foga di bacchettare tutti, giornaloni e giornalini, "sedicenti cattolici e noti mangiapreti" e, prima di ogni altro, il sempre colpevole Salvini, sull'ora e il giorno della nascita di Gesù, Marco Travaglio incorre in un fatale errore.

Se Travaglio cambia sesso agli dei

Nella foga di bacchettare tutti, giornaloni e giornalini, «sedicenti cattolici e noti mangiapreti» e, prima di ogni altro, il sempre colpevole Salvini, sull'ora e il giorno della nascita di Gesù, Marco Travaglio incorre in un fatale errore. Potreste immaginare che Gesù fosse una donna? Non lo penserebbe neppure, in epoca di gran voga per il genere, il più acceso transgender. Travaglio osa tanto, risalendo alla scelta del 25 dicembre, che è la stesso giorno della nascita di Mitra. Dio forte e potente, maschio nonostante la desinenza che deve aver ingannato Travaglio, Mitra nasce da una roccia (petra genetrix) con una fiaccola e con un coltello nelle mani; inizia ai propri misteri il Sole; il dio sale sul carro del Sole; con un colpo di freccia fa scaturire l'acqua da una roccia; infine, ed è questo il suo atto centrale, uccide il toro cosmico che, morendo, dà vita all'universo. Capra Travaglio si mette in cattedra, per una dotta lezione nel suo editoriale sul Fatto di ieri: «Nel IV secolo la Chiesa scelse la data attuale per cristianizzare una festa pagana dell'impero romano: il Sol Invictus in onore della dea Mitra vincitrice delle tenebre». E sarebbe bastato pensare all'arma - il mitra - per sapere che si trattava di un Dio, non di una Dea, e, di più, che accanto a Mitra non figura alcuna grande divinità femminile. Mitra femmina è peggio che una bestemmia.

Onde Salvini potrebbe rispondergli: «Non ti maravigliar perch' io sorrida appresso il tuo püeril coto, poi sopra 'l vero ancor lo piè non fida, ma te rivolve, come suole, a vòto».

Come spesso gli accade.

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