Cronache

Il Viminale stoppa l'Ong: "I migranti li prenda la Germania"

La nave tedesca Sea Eye viaggia con 330 migranti a bordo. Il sottosegretario all'Interno chiama la Germania alle sue responsabilità

L'Ong vuol scaricarci i migranti. Il Viminale: "Se li prenda la Germania"

La bella stagione ha riportato all'ordine del giorno il problema degli sbarchi nel nostro Paese. Il miglioramento delle condizioni meteomarine sta spingendo decine di migliaia di persone a imbarcarsi per raggiungere l'Europa attraverso l'Italia, punto d'approdo più vicino alle coste nordafricane. Con i migranti sono tornate in mare anche le imbarcazioni delle Ong, tanto che nelle ultime 48 ore la nave Sea Eye 4, dell'omonima organizzazione non governativa tedesca ha effettuato 5 recuperi in 48 ore per un totale di 330 persona che ora si trovano a bordo in attesa di sbarco. Lampedusa è già al collasso, l'hotspot non può accogliere tutti e le navi quarantena tra poche settimane torneranno alla loro abituale funzione di traghetti passeggeri per il turismo. La situazione rischia di degenerare e da qui parte l'appello di Nicola Molteni, sottosegretario all'Interno.

"330 migranti, a seguito di 5 interventi sono a bordo della Sea Eye 4, Ong tedesca che batte bandiera tedesca. Nessuna responsabilità italiana nel coordinamento degli eventi avvenuti in zona Sar di altri Paesi", ha scritto in una nota Nicola Molteni prendendo nettamente posizione in merito alla vicenda. Il sottosegretario all'Interno, poi, ha proseguito: "Ci aspettiamo che l'accoglienza dei migranti e lo sbarco da una nave tedesca, di una Ong tedesca, avvenga in Germania, in ottemperanza allo spirito di solidarietà e condivisione Europea. Per il principio dello Stato di bandiera e della rotazione dei porti la Germania se ne faccia carico".

L'appello di Nicola Molteni alla Germania non è stato ancora colto e intanto la Sea Eye si lamenta che a bordo le condizioni sono al limite della sopravvivenza per il sovraccarico di persone che l'equipaggio si trova costretto a gestire. Il quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung riferisce che gran parte delle persone portate a bordo dell'imbarcazione battente bandiera tedesca dicono di essere di provenienza siriana. Stando a quanto riferiscono gli stessi profughi, le cinque imbarcazioni intercettate in mare dalla nave Sea Eye 4 sono partite dalla Tunisia e dalla Libia e la loro destinazione finale sarebbe dovuta essere la Sicilia.

intanto anche il ministro della Giustizia Marta Cartabia, intervenendo alla 30esima sessione della Commissione Onu per la prevenzione della criminalità, ha richiamato l'Europa alle sue repsonsabilità: "La dimensione dei flussi migratori richiede uno sforzo corale. La comunità internazionale deve intensificare i propri sforzi.

L'Italia è in prima linea nei flussi migratori e rimane pienamente impegnata nella prevenzione e nella lotta contro questo reato, in particolare nel Mediterraneo".

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