
Ha vegliato il cadavere del marito morto per malattia per sei mesi, convinta che grazie alle sue preghiere l'uomo sarebbe risorto.
È successo in Canada, dove Peter Wald non si era fatto curare un'infezione al piede perché credeva che Dio lo avrebbe guarito. Così non è stato e dopo mesi di sofferenza l'uomo è morto il 20 marzo. La moglie Kaling, però, non ha perso la fede e ha tenuto il cadavere del marito nella casa dove abitava con i loro sei figli tra gli 11 e i 22 anni: lo ha nascosto con due coperte, gli ha messo un berretto in testa e ha sigillato la porta della camera da letto per mascherare l'odore del corpo in decomposizione, fino a che - sei mesi dopo - il cadavere non è stato trovato. "Eravamo convinti che Dio ci avrebbe aiutati", ha detto la donna ai giudici che l'hanno condannata, "Abbiamo pensato Ok, Signore, tu sai cosa è meglio per lui".
La sua ferma convinzione le ha permesso di ottenere una sospensione condizionale della pena e di essere messa in libertà vigilata per 18 mesi, a patto che chieda aiuto a uno psicologo "per la sicurezza dei bambini e della comunità in generale".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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