Sensazioni da fuorisalone Ecco che cosa resta alla fine della design week

Viaggio al termine della kermesse, tra installazioni. aperitivi e turisti

Sensazioni da fuorisalone  Ecco che cosa resta  alla fine della design week

Il Fuorisalone è giunto al termine. Le strade si svuotano pian piano e le saracinesche dei negozi tornano a scendere al calar del sole. Milano riprende piano piano i suoi ritmi e nei vagoni della metro si torna a respirare. Tra le varie installazioni sparse per la città ce n'è una particolarmente interessante: si chiama "unofficial report" e tramite un sito unisce chiunque sia in giro per il Fuorisalone. Il sito pone, a chi si collega, tre domande semplicissime: cosa ti ha colpito nell'ultima mezz'ora, come ti senti in questo momento (in rapporto all'evento) e descrivi il Fuorisalone in una parola. Le risposte, inviate tramite google cloud ad una stampante vengono impresse su un cartoncino colorato che va ad aggiungersi agli altri simili che riempiono le pareti di una grande stanza quadrata. Il risultato di quest'installazione in divenire è l'essenza del Fuorisalone, un mix di colori, idee, musica, opere d'arte, installazioni, linee morbide, materiali plastici, onde e stoffe diversi in un vortice di frenesia ed entusiasmo difronte al quale è impossibile rimanere indifferenti. Sette giorni in cui si rischia di venire risucchiati dalla folla, dall'atmosfera e dagli aperitivi che regnano sovrani. Le polemiche come sempre non mancano, per un evento che coinvolge persone da tutto il mondo: c'è chi si lamenta della sporcizia per le strade (ed in effetti i cassonetti sparsi per la città non bastano a contenere l'insieme di volantini, carte e bicchieri che si buttano), chi non riesce a dormire per il brusio prodotto dalla movida notturna e a chi mancano i vecchi clienti, che durante il Fuorisalone si tengono lontani dalle solite osterie, invase dai turisti.

Destreggiarsi tra i quasi mille eventi disseminati per la città, non è facile.Vorresti sdoppiarti, avere il dono dell'ubiquità e magari anche una macchina del tempo. Vorresti fotografare ogni oggetto strano, partecipare ad ogni evento e collezionare ogni gadget che riesci a mettere in borsa. Quello che resta alla fine del Fuorisalone è l'impressione di essere appena usciti dallo specchio di Alice, un pò stordito e sognante, con ancora negli occhi le immagini di quello che hai visto.

L'iperattività, che regna sovrana per tutta la settimana, va pian piano scemando. Rimane un sorriso, insieme a tanta stanchezza.

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