Cronache

Sgominata la "banda degli alberghi di lusso": come agivano gli stranieri

Cinque stranieri sono stati accusati di furto aggravato: secondo gli investigatori, avrebbero preso di mira gli alberghi più lussuosi di Firenze, ripulendo le camere dei turisti durante la loro assenza e accumulando un bottino di migliaia di euro

Uno dei presunti membri della banda
Uno dei presunti membri della banda

Prendevano di mira gli alberghi più lussuosi di Firenze, approfittando dell'assenza momentanea degli ospiti (impegnati a visitare la città) per introdursi nelle loro camere e fare man bassa di denaro contante e oggetti di valore. Adesso però dovranno rispondere di furto aggravato e difendersi dall'accusa di aver messo a segno almeno sei colpi nel corso dell'ultimo trimestre. Protagonisti della vicenda svoltasi in Toscana sono cinque uomini stranieri di età compresa fra i 28 e i 40 anni (quattro dei quali provenienti dalla Romania e uno originario del Marocco) destinatari proprio nelle scorse ore di tre custodie cautelari in carcere, un arresto domiciliare e un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

A individuare la presunta banda di stranieri sono stati gli agenti della sezione Reati contro il patrimonio della squadra mobile del capoluogo toscano, al termine dell'operazione svolta con il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze. L’attività di indagine ha avuto inizio a seguito del primo furto commesso il 21 agosto scorso all’Hotel Plaza, all’interno della stanza di un turista straniero dalla quale venne letteralmente asportata la cassaforte che custodiva vari oggetti preziosi (tra cui un computer portatile, un Iphone, un portafogli e due borse di valore). Nei tre giorni successivi, il gruppo avrebbe preso di mira altri due strutture ricettive del capoluogo, l'Hotel Ambasciatori e l'Hotel Mercure, agendo con le medesime modalità. E il bottino sarebbe stato in questi ultimi due casi ancor più ricco del precedente, visto che sarebbero riusciti a prelevare circa 16mila euro. Proprio a seguito di quest'ultimo colpo, il lavoro delle forze dell'ordine avrebbe portato a identificare i sopracitati cittadini rumeni, i quali avevano alle spalle svariati precedenti specifici in materia di reati contro il patrimonio.

E negli ultimi due mesi, gli stranieri avrebbero effettuato altri due furti presso l'Hotel Cerretani (sia il 4 che il 12 settembre scorsi) e di nuovo all'Hotel Ambasciatori (lo scorso 4 ottobre). Il monitoraggio dei soggetti coinvolti ha permesso di acclarare anche due distinte occasioni in cui, successivamente alla commissione del reato, parte del provento del furto, consistente in valuta straniera, è stata riciclata attraverso il cambio della stessa presso money change cittadini.

In ognuno di questi episodi sono stati asportati numerosi beni di valore, tra i quali capi di abbigliamento e accessori di marca, pc, tablet e smartphone, oltre a cospicue somme di denaro contante.

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