Cronache

Sgominata cellula di al Qaeda: pianificava attentati in Italia

Due maghrebini in manette a Roma. La cellula di matrice qaedista era dedita al proselitismo, indottrinamento e addestramento sul web

Sgominata cellula di al Qaeda: pianificava attentati in Italia

L'Italia nelle mani dei terroristi islamici. Mentre la procura di Milano mette a segno dieci arresti eccellenti sgominando il clan di Maria Giulia Sergio, la Lady Jihad partita alla volta della Siria per combattere con lo Stato islamico, la procura di Roma ha sgominato una cellula di matrice qaedista arrestando due maghrebini con l'accusa di terrorismo internazionale. "La cellula - sottolineano gli investigatori - si proponeva anche la pianificazione ed esecuzioni di atti terroristici in Italia e in Nord Africa".

Al centro delle indagini, che hanno portato all’operazione "Jweb 7", una cellula di matrice qaedista dedita al proselitismo, indottrinamento e addestramento mediante un sito internet creato e gestito dagli stessi indagati. "I componenti della cellula - hanno spiegato gli inquirenti - hanno tradotto la comune adesione all’ideologia di al Qaeda in un programma di jihad mediatica che rappresenta, per loro stessa ammissione, un percorso di passaggio verso la jihad violenta e il terrorismo". In manette sono sono Abderrahim El Khalfi Abderrahim, 37enne marocchino di Azemmour, e il tunisino Ahmed Masseoudi, 29enne originario di Le Kef. "Alzatevi, scrollatevi il sonno di dosso. L’Islam è tornato - tuonava El Khalfi Abderrahim sul web - sono venuto per sgozzarvi". C'è poi un terzo indagato, già detenuto in Marocco per reati di terrorismo: è il marocchino Mohammed Majene, 27enne di Oujida. Erano loro a gestire uno dei forum affiliati ad al Qaeda, creati a partire dalla prima metà degli anni 2000 da simpatizzanti dell’organizzazione fondata da Osama bin Laden, al fine di sostenerne il programma terroristico.

Nel 2011, uno dei membri del gruppo, il cui soprannome nel forum era "abujihad.47", successivamente identificato nel 19enne algerino Khaled Amroune, raggiungeva la Siria, si arruolava tra le fila di Jabhat al Nusra e veniva ammazzato dalle truppe del governo siriano combattendo lungo il confine turco. Il martirio veniva poi celebrato sul forum da Masseoudi ed El Khalfi elogiando il passaggio dal jihad mediatico a quello violento. Il forum faceva anche da tramite tra i volontari che volevano raggiungere uno dei teatri del jihad. Nel 2012, dopo lo scoppio del conflitto siriano, Masseoudi riceveva da un membro del forum una richiesta d’informazioni su come raggiungere la Siria dalla Palestina e arruolarsi tra le fila di Jabhat al Nusrah. Lo stesso Masseoudi, sfruttando la notorietà del forum i7ur.com, entrava in contatto con l’amministratore del profilo Facebook ufficiale di Jabhat al Nusra ottenendo le indicazioni richieste.

Oltre a pubblicare molti numeri di Inspire, rivista in lingua inglese pubblicata da "al Qaeda nella Penisola Arabica", gli indagati hanno utilizzato gli attentati compiuti in Francia nel marzo 2012 da un cittadino francese d’origine algerina, Mohammed Merah, responsabile dell’uccisione di tre paracadutisti dell’esercito francese, di un rabbino e dei suoi figli e di un altro bambino per elogiare il martirio. Lo stesso ideologo del forum, Mohammed Majene, pubblicava un lungo testo sull’importanza della strategia del "jihad individuale".

Sul sito veniva anche diffuso il video di al Qaeda, in cui i leader dell’organizzazione, tra cui l'americano Adam Gadahn, di recente ucciso nel corso di un attacco compiuto da un drone in Pakistan, incitavano i sostenitori ad attivarsi autonomamente e a compiere attentati terroristici in Occidente.

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