Si punta su gestioni separate-unit linked

Le polizze multiramo piacciono. I dati Ania per il periodo gennaio-ottobre 2014

Da inizio 2014 a fine ottobre i nuovi premi emessi hanno raggiunto, in base alle ultime rilevazioni di Ania (Associazione italiana tra le imprese di assicurazione), i 77 miliardi, in crescita del 49% rispetto all'analogo periodo precedente.

Considerando anche i nuovi premi Vita del campione delle imprese nell'Unione europea, pari a 1,5 miliardi, in aumento del 18,1% rispetto a ottobre 2013, i nuovi contratti Vita complessivi nel mese sono stati pari a 9,8 miliardi (+45,3%), mentre da gennaio hanno raggiunto i 90,6 miliardi (+45,7%).

Tornando alla sola attività svolta dalle imprese italiane ed extra-Unione europea, in ottobre i premi afferenti a nuove polizze individuali di Ramo I (prodotti Vita tradizionali che prevedono la restituzione del capitale investito) hanno registrato una crescita del 31,1% rispetto allo stesso mese del 2013. In forte accelerazione è risultata la raccolta di nuovi premi su polizze di Ramo V (polizze di capitalizzazione), pari a 282 milioni, più che raddoppiata rispetto a ottobre 2013. La restante quota di mercato (il 27% del totale) della nuova produzione Vita ha riguardato i premi di Ramo III, quasi esclusivamente di tipo unit-linked, che, in linea con i mesi precedenti, hanno registrato una raccolta in forte crescita (duplicata rispetto allo stesso mese dell'anno prima) per un ammontare di 2,3 miliardi.

Le polizze Vita tradizionali a gestione separata (Ramo I) mostrano una composizione degli investimenti prudenziale, focalizzata sul reddito fisso e, più in particolare, sui titoli di Stato italiani.

Si tratta, quindi, di contratti il cui rendimento è pari all'incremento medio annuo di valore dei titoli in portafoglio (capitale più le cedole) al netto di una commissione di gestione trattenuta dalla compagnia: una composizione che garantisce rendimenti molto stabili, con una volatilità contenuta, aspetti molto apprezzati dagli investitori meno disposti ad assumersi rischi.

Al contrario, le polizze unit linked (Ramo III) prevedono l'investimento dei premi versati in quote di fondi comuni (o comparti di Sicav) sia a indirizzo azionario sia di tipo obbligazionario: ne deriva che tali contratti risultano legati agli andamenti dei mercati finanziari e, quindi, molto meno stabili ma potenzialmente più redditizi nel medio lungo termine.

Secondo esperti del settore, nel prossimo biennio è preventivabile un significativo calo dei rendimenti delle polizze Vita classiche, a seguito dell'acquisto di ingenti volumi di Btp a più basso rendimento rispetto al passato: si può ipotizzare che il rendimento medio delle gestioni separate sarà compreso tra il 3% e il 3,5% lordo che, al netto delle spese medie di gestione (circa l'1,2% annuo), diventeranno tra l'1,8% e il 2,3% netto.

La possibile alternativa è quella di sottoscrivere

prodotti multiramo, cioè polizze che offrono la possibilità di combinare una gestione separata e linee unit-linked: contratti che abbinano i vantaggi dell'assicurazione Vita tradizionale alle potenzialità dei mercati finanziari.

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