Si spaccia per polacco, ma è un magrebino pregiudicato: arrestato

Un quarantaduenne tunisino è stato arrestato a Villa Costanza (Firenze) per possesso e fabbricazione di documenti falsi: sul suo conto gravava un provvedimento d'espulsione dall'area Schengen

Una pattuglia dei carabinieri (foto di repertorio)
Una pattuglia dei carabinieri (foto di repertorio)

Stando ai documenti esibiti alle forze dell'ordine, il passeggero che gli agenti stavano controllando era un cittadino polacco intenzionato a partire per la Francia per motivi di lavoro. In realtà, si trattava invece di un uomo di quarantadue anni originario della Tunisia, con alle spalle una serie di precedenti tali da indurre alla disposizione nei suoi confronti di un provvedimento di espulsione dall'area Schengen. Uno stratagemma che a detta degli inquirenti aveva evidentemente messo a punto con l'obiettivo di spostarsi in Italia (e non solo) senza dare troppo nell'occhio, che gli si è tuttavia ritorto contro.

Una vicenda svoltasi nelle scorse ore nella provincia di Firenze, con i carabinieri della stazione di Scandicci che hanno arrestato lo straniero in flagranza di reato per l'ipotesi di possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi. Un episodio emerso durante i controlli di rito effettuati dalle autorità presso il terminal tranviario di Villa Costanza (a due passi dall'Autostrada del Sole), uno degli snodi principali della Toscana dal quale partono ad esempio gli autobus interregionali diretti tanto verso il Nord Italia quanto il Meridione. Stando a quanto riportato dai media locali, il magrebino era appena sceso dal tram proveniente dal centro storico del capoluogo toscano, quando è stato fermato dai militari dell'Arma per un controllo di routine.

Ha quindi esibito loro un documento d'identità polacco e una volta interrogato circa le sue intenzioni, avrebbe riferito agli interlocutori di voler lasciare il Paese e di essere in viaggio verso la Francia, dove avrebbe dovuto prendere servizio. Una versione che non ha convinto fino in fondo gli operatori, a causa di tutta una serie di fattori. Non ultimi, i connotati fisici del tunisino, decisamente anomali per una persona che proviene dalla Polonia e dall'Europa dell'Est in generale. Idem dicesi per il suo accento, difficilmente riconducibile all'area geografica attestata dalla carta d'identità. I carabinieri si sono dunque insospettiti anche per il suo atteggiamento, decidendo pertanto di approfondire gli accertamenti.

E i sospetti si sono rivelati in effetti fondati: non solo il documento mostrato dal quarantaduenne non è risultato essere autentico, ma ulteriori indagini rapide hanno consentito di accertare come l'uomo non potesse in realtà nemmeno circolare in Europa: era infatti stato precedentemente espulso, a quanto

pare per una serie di reati compiuti negli scorsi anni. Per lui sono quindi scattate le manette: dopo essere stato trasportato in caserma, è stato infine condotto presso la casa circondariale di Sollicciano.

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