Una sorta di "sindacalista" degli immigrati che si dedicano allo spaccio di droghe a Venezia. È questo il ruolo che ha ricoperto un marocchino di 35 anni, che quando è stato arrestato dalla polizia ha avanzato assurde proteste contro le forze dell'ordine. Ha difeso la categoria degli spacciatori, affermando che "la polizia dovrebbe stare davanti alle scuole, non qui a metterci a bastoni tra le ruote".
Come nemmeno il miglior capo della Cgil saprebbe fare, il marocchino ha avuto il coraggio di difendere la categoria degli spacciatori. Invitando la polizia a guardare altrove. Il 35 era stato in passato arrestato in un edificio con sostanze stupefacenti, e per questo aveva ricevuto dall'autorità giudiziaria un decreto di allontanamento dal territorio comunale. Ma lui se n'è fregato. E infatti sabato è stato arrestato di nuovo nel capoluogo veneto.
Quando i poliziotti lo hanno fermato, scrive Venezia Today, riportando le parole del comandante della polizia municipale, Marco Agostini, "ha avuto il coraggio di lamentarsi. Noi sul campo ci siamo e ci saremo sempre più".Nonostante le pretese del "sindacalista degli spacciatori" immigrati.
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