Coronavirus

Il sindaco Cateno De Luca ordina il coprifuoco a Messina

Nell'ambito dei poteri concessi ai sindaci, il primo cittadino di Messina sta lavorando su nuove disposizioni che prevedono maggiori misure di carattere restrittivo fra i cittadini. In Sicilia ci sono pochi posti letto per la rianimazione e De Luca dice di essere preoccupato

Il sindaco Cateno De Luca ordina il coprifuoco a Messina

All’indomani dall’annuncio del decreto “Io resto a casa”, firmato dal presidente del consiglio dei ministri Giuseppe Conte, molte città italiane si sono messe subito all’opera per osservare e far rispettare il contenuto delle diverse disposizioni previste per evitare l'espansione dei casi di contagio da coronavirus. Dopo i comportamenti poco responsabili del fine settimana, soprattutto ad opera dei più giovani che avevano dato adito a numerose polemiche, a partire da ieri mattino è cambiato anche il loro atteggiamento. A Messina, in particolar modo,come si ricorderà, ad avere suscitato indignazione erano stati tutti quei ragazzi che nel corso del week end avevano preso parte ad una serata in discoteca in violazione di tutte quelle misure di sicurezza richieste già dal precedente decreto. Il giorno seguente, era intervenuto bacchettando i ragazzi, l’ex assessore provinciale Michele Bisignano, promotore del Comitato Civico Messina. Da parte sua la richiesta di maggiore incisività delle autorità preposte allo scopo di far rispettare le regole. Poi, in serata, il nuovo decreto del premier Conte ed ecco che da ieri mattina, le strade si sono presentate vuote.

Allo scopo di garantire con maggiore garanzia il rispetto delle disposizioni, il sindaco della Città dello Stretto, Cateno De Luca, ha ordinato il coprifuoco vietando ai cittadini di uscire da casa. Quasi tutte le attività saranno chiuse. Nessuno, potrà uscire dalle proprie abitazioni se non per l’acquisto di prodotti di prima necessità. In preparazione un’ordinanza che regolerà come i messinesi potranno muoversi nell’ambito delle uniche possibilità concesse. Il tassativo è quello di rimanere a casa.

Stiamo preparando l’ordinanza- dice il primo cittadino- che vieta a tutti di uscire dalle proprie abitazioni. Sarà prevista la chiusura di tutte le attività, pubbliche e private, sino al 3 aprile. Resteranno aperte solo le attività per l’approvvigionamento dei generi di prima necessità. Ci sarà un piano per il controllo del territorio. La situazione emergenziale necessita di prese di posizione decise, per qualcuno impopolari. Chi vuole è libero di impugnarle, prendendosi le consequenziali responsabilità”.

Un provvedimento che quindi prevede ulteriori misure restrittive nell’ambito di quelli che sono i poteri di un sindaco che conosce bene il proprio territorio. La motivazione dei nuovi provvedimenti che a breve saranno noti a tutti vengono giustificati dal sindaco di Messina in considerazione del fatto che in città ci sono solo dieci posti letto per la rianimazione. Nel caso in cui si dovesse verificare una situazione simile a quella degli altri paesi del Nord, sarebbe una situazione difficile da gestire. In tutta la Sicilia sono appena 70 i posti che negli ospedali sono dedicati alla rianimazione.

Dunque, per Cateno De Luca diviene necessario applicare regole ancor più ferree per evitare contatti e quindi maggiore possibilità di contagio fra le persone.

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