Un albergatore ospita una quarantina di profughi nel proprio hotel e il sindaco decide di reagire nella maniera più clamorosa.
Si siede al computer e scrive sul sito internet del comune un avviso minatorio: "Si segnala a chiunque voglia soggiornare presso il Comune di Affi che presso l'Hotel Garda sono presenti in questo momento profughi stranieri di varia nazionalità".
Teatro dell'episodio è per l'appunto il comune di Affi, in provincia di Verona, dove il titolare dell'hotel Garda si è rivolto alla stampa per protestare contro l'iniziativa del sindaco Roberto Bonometti, che aveva pubblicamente denunciato la presenza dei profughi nella sua struttura.
"Non più tardi di giovedì scorso il sindaco con gli agenti di polizia municipale è venuto qui in hotel per controllare le camere dove sono alloggiati gli immigrati. Hanno appurato se le comunicazioni sul numero di letti mandate alla Provincia corrispondevano. Non mi sarei mai aspettato un gesto del genere", ha protestato l'imprenditore.
Bonometti però ha tenuto il punto, chiarendo che il suo voleva essere "un messaggio preventivo a tutela e salvaguardia dei turisti e dei cittadini.
" "Nel nostro Comune vengono spediti i profughi - conclude amareggiato - ma nulla ci viene comunicato circa gli arrivi, le partenze, gli avvicendamenti. Non è possibile che il sindaco sia all'oscuro di tutto anche se è il responsabile della sicurezza e dalla sanità della comunità che amministra. Con la Prefettura non c'è dialogo."- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.