Cronache

L'affondo di Salvini: "La sinistra candida condannati a 13 anni"

A seguito della pronuncia del tribunale di Locri su Mimmo Lucano, Matteo Salvini ha puntato il dito contro la sinistra che l'ha candidato in Calabria

"La sinistra candida condannati a 13 anni": l'affondo di Salvini su Lucano

Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace, è stato condannato a 13 anni e 2 mesi di reclusione. Per i giudici, Lucano è colpevole di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, truffa, peculato e abuso d’ufficio. La condanna vede una pena superiore rispetto ai 7 anni e 11 chiesti dall'accusa. "Altro che dare la caccia agli omosessuali nella Lega, la sinistra in Calabria candida condannati a 13 anni di carcere", ha commentato Matteo Salvini quando è stata resa nota la decisione del collegio presieduto da Fulvio Accurso.

Poi su Facebook il leader della Lega ha rincarato la dose: "Guadagnava illecitamente sulla gestione degli immigrati, 13 anni di condanna al sindaco di sinistra (e candidato di sinistra alle Regionali in Calabria) Mimmo Lucano, paladino dei radical chic. Giornalisti e politici di sinistra indignati ne abbiamo? No, sono tutti impegnati a fare i guardoni in casa altrui". Il promotore del "modello Riace" è stato posto ai domiciliari nel 2018 nell'ambito dell'operazione Xenia condotta dalla guardia di finanza e guidata dalla procura di Locri. I giudici hanno accolto l'impianto accusatorio secondo cui dietro al sistema dell'accoglienza creato dall'ex sindaco ci fossero interessi criminali legati anche alla raccolta dei rifiuti.

Già dall'ottobre del 2017 Lucano era iscritto nel registro degli indagati. Nel corso dell'inchiesta, secondo gli inquirenti, erano emerse irregolarità che il primo cittadino avrebbe commesso nell'organizzare "matrimoni di convenienza" tra cittadini del posto e donne straniere, al fine di favorire illecitamente la permanenza di queste ultime nel territorio italiano. Dalle intercettazioni dei finanzieri sarebbe emerso in particolare il ruolo di Lucano nell'organizzazione del matrimonio di una cittadina straniera cui era già stato negato per tre volte il permesso di soggiorno.

"Ci sono state alcune assoluzioni e alcune condanne, aspettiamo a prendere parola", ha dichiarato l'avvocato di Mimmo Lucano al termine dell'udienza. "Ho speso la mia vita per gli ideali, contro le mafie, ho fatto il sindaco, mi sono schierato dalla parte degli ultimi, dei rifugiati che sono arrivati, mi sono immaginato di contribuire al riscatto della mia terra, è stata un'esperienza indimenticabile, fantastica, però oggi devo prendere atto che per me finisce tutto", ha detto Mimmo Lucano a LaCNews dopo l'udienza, che l'ha visto presenziare in aula. Quindi ha proseguito: "Non so se per i delitti di mafia ci sono queste sentenze così. È un momento difficile, non so cosa farò. Mi aspettavo una formula ampia di assoluzione. Accetto tutto questo, ma voglio gridarlo, io non avevo nemmeno i soldi per pagare gli avvocati.

Mi mancano i soldi per vivere, come posso estinguere queste cose?".

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