Di mamma ce n'è una sola (massimo due, se calcoli quella che ti affitta l'utero) anzi no. Contrordine compagni: nell'album della sinistra politicamente corretta non c'è posto per le donne che vogliono fare figli e magari metter su famiglia con un uomo anziché comprarne uno all'estero.
Dopo aver litigato sull'abbraccio (mortale) di Pisapia alla Festa dell'Unità ora è la figura della mamma a finire stritolata dai pasdaran del politicamente corretto che Matteo Renzi è costretto a inseguire per strapparli alla concorrenza di D'Alema e company. La sua decisione di affidare alla dem Titti Di Salvo un dipartimento ad hoc per chi ha deciso di fare un figlio, anche per ammiccare a un elettorato cattolico già decisamente in fuga dopo le nefaste leggi sulle coppie di fatto firmate dall'icona Lgbt Monica Cirinnà, ha fatto infuriare la sinistra estrema e il mondo omosessuale, tanto che c'è chi parla di «regressione culturale» e di «retaggio degli anni Cinquanta» come il leader del mondo gay Aurelio Mancuso.
Insomma, abbasso la mamma: immagine di un'Italia ormai sbiadita e reietta al rango di un'icona fascista (a proposito, a quando il reato di apologia materna?). E poi, diamine: cosa c'è di più destrorso, bieco e capitalista della mamma tradizionale? Comanda lei, e si obbedisce senza fiatare; pianifica l'educazione dei figli; gestisce il budget come uno spietato manager; impone un rigidissimo coprifuoco; tira fuori dei soldi di provenienza dubbia quando la situazione è disperata e non dà spiegazioni, altro che democrazia in streaming.
Sarcasmo a parte, fa tristezza tutta la parabola etica degli ex comunisti. Un tempo erano loro i rigidi custodi dell'ortodossia familiare, gli omosessuali venivano cacciati dalle sedi di partito e dileggiati allegramente senza che nessun intellettuale insorgesse, come ricorda spesso l'ex governatore della Puglia Nichi Vendola, oggi anche lui felicemente padre in condominio con il compagno. Ha vinto il miraggio dell'etica à la carte in cui per un voto in più è tutto lecito. E se è tutto lecito, se niente è immorale, a che serve una mamma e i suoi rimproveri su ciò che è giusto o no? Non serve più, la mamma è solo «un concetto antropologico» come risposero alla domanda della giornalista Rai Costanza Miriano due omosessuali italiani sposati in Canada con tre bambini da maternità surrogata. L'utero sarà pure tuo ma lo affittiamo noi.
D'altronde c'è chi aspettava dal Pd un «dipartimento Babbo», magari da affidare al tandem Tiziano Renzi-Pier Luigi Boschi. Perché ormai si è capito: nel Pd due papà contano più di una mamma.
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