Slitta ancora il bando per i banchi. Ira dei costruttori: "Un pasticcio"

La gara per la realizzazione dei tavoli "con le rotelle" slitta di 5 giorni. Assoufficio: "Ora c'è meno tempo per costruirli"

Slitta ancora il bando per i banchi. Ira dei costruttori: "Un pasticcio"

Prorogata la scadenza per il bando Arcuri per la realizzazione di banchi monoposto e con rotelle. Adesso la scadenza, inizialmente fissata per domani, giovedì 30 luglio, è stata spostata a mercoledì 5 agosto. Creando ira e disappunto nei costruttori che gridano "al pasticcio". La firma del contratto con l’aggiudicatario o gli aggiudicatari, è passata così dal 7 al 12 agosto e i tempi di consegna dal 31 agosto sono stati rinviati all'8 settembre. Il margine massimo di ritardo nelle consegne è stato spostato dal 7 al 12 settembre, ovviamente con pesanti penali.

Cambia la data ma il problema rimane

Come sottolineato da Assufficio di FederlegnoArredo, il problema in questo modo non è certo stato risolto. Anche perché si tratta di uno slittamento di date talmente esiguo da non permettere che la situazione possa migliorare. Il quantitativo di banchi da costruire è ancora troppo elevato per un tempo di consegna così breve. Evidentemente però il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina e il commissario Domenico Arcuri non sono della stessa idea. Anche se è evidente, come asserito da Assuficio, che i quantitativi richiesti non sono diminuiti e che le ore di una giornata nessuno riesce ancora a moltiplicarle.

"Non ci resta che prenderne atto e sottolineare come una mala gestione e il ritardo mostruoso nell'indire il bando siano i soli veri responsabili di questo pasticcio di cui però il Governo non vuole assumersi le responsabilità. Noi siamo imprenditori, lavorare e produrre è nel nostro DNA, soprattutto dopo mesi di lockdown e la crisi che morde: lontano da noi fare qualsiasi polemica, ma i fatti dimostrano che questa è davvero un missione impossibile” la risposta dei diretti interessati alla soluzione, inutile, trovata da chi governa.

Rapporti già avviati tra governo e fornitori stranieri?

Ed è logico pensare che vi siano già rapporti con altri fornitori, magari stranieri, che si sono detti pronti a esaudire le richieste del bando. Richieste che, a detta di Assuficio, sono titaniche, molto rischiose e comunque impossibili da soddisfare.

Oggi il commissario Arcuri alla Camera ha risposto alle critiche espresse da molti imprenditori italiani sulla difficoltà a produrre un numero elevato di banchi dicendo di non poter rispondere loro di rinunciare“a comprarli e a riaprire le scuole perché loro hanno una capacità produttiva inferiore". La polemica non sembra comunque volersi fermare qui.

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