Cronache

"Sorrido perché recupero i denti dopo 40 giorni": con la foto rivela le botte

Alberto era stato picchiato fuori da una discoteca da un gruppo di ragazzi: dopo il pestaggio aveva perso i denti

"Sorrido perché recupero i denti dopo 40 giorni": con la foto rivela le botte

Nella foto, Alberto sorride. E lo fa perché"oggi è un grande giorno", visto che, dopo 40 giorni può "riprendere quello che mi è stato tolto, i denti".

Lo scatto, pubblicato sulla sua pagina Facebook, ritrae Alberto Ferretto, 29 anni, mentre sorride, mostrando i denti che ha recuperato, dopo l'aggressione subita il 1 novembre 2018, fuori da una discoteca di Marano Vicentino, in provincia di Vicenza. Quella sera era uscito con la fidanzata e alcuni amici e, quando è andato a prendere una boccata d'aria, un gruppetto di ragazzi che erano stati respinti dalla security del locale, lo ha aggredito selvaggiamente, prendendolo a calci e pugni. Il risultato è stata una prognosi di 40 giorni per trauma cranico, danneggiamento di 6 denti (di cui 4 completamente persi), labbro aperto, zigomi fratturati e contusioni in varie parti del corpo. Per capire la situazione,"provate a indicarvi, con il pollice e con l’indice, quanti sono per voi 2 cm. Si perché il calcio che mi è arrivato in bocca, quando ero a terra, mi ha preso la parte superiore e questi centimetri sono la distanza che mi ha salvato dal peggio. È la distanza che divide la gengiva dal naso e, con altissime probabilità, come sottolineato dai medici, non sarei qui a scrivere queste parole".

Oggi, quel sorriso è una rivincita contro "una società che sta andando a rotoli". Alberto ha ancora gli zigomi gonfi che, assicurano i dottori, "si sistemeranno da soli", ma il ragazzo dovrà subire altri interventi e le conseguenze di quelle botte se le porterà dietro per tutta la vita.

Poi precisa:"Non voglio sfoghi razzisti, anche se come molti di voi sanno, alcune delle persone che hanno compiuto questo gesto non sono italiane. Non cerco questo. Sono qui per trasmettere gioia, grinta e voglia di vivere". Perché Alberto da di essere stato, nella tragedia, molto fortunato e oggi può sorridere:"Io posso farlo, altri ragazzi coinvolti in episodi simili ai miei, non più.

Io porterò i segni per una vita intera, ma posso divulgare questa foto con il sorriso, certo, perché io posso e devo sorridere a questa vita".

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