Cronache

Strage piazza Loggia, rigettata l'istanza di revisione del processo per Tramonte

La Corte d’appello di Brescia ha rigettato l’istanza di revisione del processo. Intanto la Procura avrebbe individuato gli esecutori della strage

La Corte d'Appello di Brescia ha confermato l'ergastolo a Maurizio Tramonte per la strage di piazza della Loggia
La Corte d'Appello di Brescia ha confermato l'ergastolo a Maurizio Tramonte per la strage di piazza della Loggia

La Corte d'Appello di Brescia ha confermato l'ergastolo a Maurizio Tramonte per la strage di piazza della Loggia. La Corte ha infatti rigettato la richiesta di revisione presentata dalla difesa che ha sostenuto, sulla base delle dichiarazioni della madre e della sorella dell'imputato, che l'uomo ritratto in una fotografia in piazza, considerata tra gli elementi di prova, non fosse Tramonte, come invece sostenuto in una perizia antropometrica. Accolta in pieno la richiesta del procuratore generale Guido Rispoli. Tramonte è stato condannato a risarcire le spese processuali alle parti civili.

Pronto ricorso in Cassazione

Il legale di parte civile Michele Bontempi aveva sottolineato “l'inattendibilità delle testimoni: è ovvio e giustificabile che la sorella e la madre abbiano fornito un alibi a suo favore ma c'è anche da argomentare sulla loro attendibilità?". Gli stessi legali hanno già annunciato il ricorso in Cassazione contro la decisione della Corte d'Appello di Brescia. "Attendiamo le motivazioni - ha spiegato Baldassarre Lauria, difensore di Tramonte - e presenteremo ricorso. Oggi sono più ottimista di quando presentammo istanza per la revisione del processo. L'errore è stato fare il processo a Brescia, città dove la ferita è ancora aperta e sanguinante. Ma è una cosa alla quale ci eravamo già opposti". Tramonte dopo la decisione della Corte d'Appello si è detto sereno.

La nuova indagine dopo 48 anni

Intanto dagli atti sarebbe arrivata l'attesa svolta dopo una monumentale indagine a 48 anni dalla strage di Piazza della Loggia. La Procura di Brescia ha infatti chiesto di processare Marco Toffaloni e Roberto Zorzi che sarebbero stati i presunti esecutori agli ordini di Carlo Maria Maggi, il leader di Ordine Nuovo Veneto, già condannato all'ergastolo. Il nuovo, eventuale processo sulla strage riguarderà anche "l'accertamento di eventuali deviazioni" di apparati dello Stato così come specificato dal pm di Brescia, Silvio Bonfigli.

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