"Non abiti qui". E la studentessa viene esclusa dal liceo

La vicenda è avvenuta nell'Istituto "Paleocapa" di Rovigo che, per un eccesso di richieste di iscrizioni all'indirizzo sportivo del liceo scientifico, ha posto il criterio della residenza. Il padre della giovane su tutte le furie

"Non abiti qui". E la studentessa viene esclusa dal liceo

È stata esclusa da scuola perché non residente nella provincia. Una studentessa di 14 anni ha visto rifiutata la richiesta d'iscrizione all'indirizzo sportivo del liceo scientifico "Paleocapa" di Rovigo semplicemente perchéè non abita nel capoluogo.

La singolare vicenda è stata una doccia fredda per la ragazza e la sua famiglia. Come riporta IlRestodelCarlino.it, la giovane studentessa, che già frequenta la scuola media dello stesso Istituto, aveva fatto domanda per la stagione successiva che la vedrà al primo anno di liceo.

"Un atto gravissimo"

Ma ecco il no, inaspettato e con una motivazione che non va proprio giù a nessuno, specialmente al padre della ragazza. "Siamo rimasti senza parole - ha dichiarato il padre, imprenditore 50enne - avremmo compreso una scelta legata al merito o a qualsiasi altro criterio, ma la motivazione che c’è stata fornita è assurda. Riteniamo che nostra figlia sia stata discriminata. Potevano fare un test d’ingresso o al massino un sorteggio, ma una motivazione del genere resta per noi incomprensibile, è un atto gravissimo".

La scuola, che ha varato da pochi anni il nuovo percorso, si è difesa rispondendo che, quando il numero delle richieste d'iscrizione supera quello dei posti previsti, si procede ad una scrematura che pone questo paletto, quello della residenza.

Il regolamento dell'Istituto

Inizialmente, l’indirizzo sportivo non era frequentato da un numero elevato di studenti ma la problematica è nata proprio nell'anno in corso. Come si legge nel sito del Paleocapa, "Nel caso di iscrizioni eccedenti le possibilità ricettive massime della scuola verranno applicati i seguenti criteri di precedenza: Seconda opzione scelta all'atto di Iscrizione fra gli indirizzi della scuola; fratelli di studenti frequentanti il Liceo Paleocapa;
Criterio della distanza dal luogo di residenza dalla sede dell'Istituto (si fa eccezione per l'indirizzo sportivo, per il quale sarà data precedenza ai residenti in provincia di Rovigo)".

Per la ragazza, oltre al danno, c'è pure la beffa perchè rientrava nei requisiti iniziali visto che abita ed è residente in un paese ad una ventina di chilometri dal capoluogo ma, l'aumento costante delle iscrizioni che hanno superato i 28 posti disponibili, ha costretto la dirigenza dell'Istituto a mettere un ulteriore criterio ancora più stringente, la residenza a Rovigo.

L'imbarazzo della preside

"Ci siamo trovati davanti con l’aumentare del numero delle iscrizioni – spiega la dirigente scolastica Cristina Gazzieri – ad una situazione paradossale. Da qui la decisione sottoscritta dal consiglio d’istituto di inserire dei criteri di precedenza, appunto, nel caso di iscrizioni in esubero rispetto all’offerta dell’indirizzo. Se si verifica questa situazione possiamo accettare solo richieste che arrivano dal capoluogo - si difende la Gazzieri- Ripeto, è stata una necessità, una scelta obligata. Del resto, il criterio della distanza dell’istituto dal luogo di residenza è un criterio adottato anche da altre scuole. Il ministero ci invita ad indicare alcuni criteri e noi abbiamo indicato quelli. Non ci sono altre possibilità perché non si possono fare test d’ingresso".

La battaglia del padre

Il papà della studentessa 14enne non ci sta e vuole maggiore chiarezza da parte della scuola. "Pretendiamo che la scuola renda pubblico l’elenco dei ragazzi che sono stati ammessi all’indirizzo per verificare se sono in possesso di tutti i requisiti richiesti - ha incalzato - Siamo andati ad un altro incontro con la scuola anche l’altro giorno, ci è stato detto che non possono rendere pubblico quell’elenco. Come mai? Questo mi chiedo...

Inizialmente non ero favorevole alla scelta fatta da mia figlia ma ritengo giusto che siano loro a dover decidere il futuro che vogliono costruire. Adesso è diventata una questione di principio. Vogliamo che venga fatta chiarezza".

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