Cronache

"Come il caso Grillo, ma niente processo": l'accusa ai pm

La denuncia di una ragazza per i fatti avvenuti nel luglio 2019, sempre in Sardegna: "Cosa hanno in più nell'altra vicenda? Che c'è il figlio di Grillo?"

"Come il caso Grillo, ma niente processo": l'accusa ai pm

C'è un caso simile a quello che coinvolge Ciro Grillo e i suoi tre amici genovesi. Sia dal punto di vista temporale sia dal punto di vista della ricostruzione delle vittime. Due ragazze che conoscono dei giovani in discoteca, poi i rapporti sessuali (consenzienti o no?) e poi la denuncia per stupro. Ma i risvolti dell'inchiesta dei magistrati di Tempio Pausania è stata opposta a quella relativa al figlio del garante del Movimento 5 Stelle. A sfogarsi è Giulia (nome di fantasia), che ha raccontato di essere stata violentata tra l'8 e il 9 luglio del 2019 su una spiaggia di Baja Sardinia, in Costa Smeralda, esattamente otto giorni prima del presunto stupro di gruppo denunciato da Silvia (nome di fantasia) a carico di Grillo jr, Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria. Mentre per i quattro amici genovesi è stato chiesto il rinvio a giudizio, per il caso di Giulia si è deciso di procedere con l'archiviazione perché la violenza di gruppo non sarebbe dimostrata.

Le somiglianze con il caso Grillo

Sono molti gli elementi di somiglianza tra le due vicende. Anche in questo caso ci sarebbe un video dalla durata di circa 30 secondi. Pure qui due amiche avrebbero conosciuto in discoteca quattro giovani. Poi il passaggio in macchina su una spiaggia a poca distanza dal locale (mentre nel Grillo gate fino alla villetta a Cala di Volpe). Infine la denuncia di quanto avvenuto, anche se le due ragazze hanno raccontato tutto all'indomani mentre nella vicenda di Ciro la studentessa italo-norvegese ha fatto trascorrere diversi giorni.

"Sono due casi diversi"

La pensa diversamente Cesare Gesmundo, il legale di tre dei quattro giovani campani indagati per stupro di gruppo nei confronti di due ragazze, secondo cui la versione di Giulia sarebbe stata smentita da alcuni testimoni oculari, "che hanno confermato che i rapporto sessuali di gruppo erano consenzienti". Ritiene che sia "un caso diverso da quello che vede coinvolto il figlio di Beppe Grillo". Il pm di Tempio Pausania - sostiene il legale contattato dall'Adnkronos - ha ritenuto di chiedere l'archiviazione "perché effettivamente le dichiarazioni della persona offesa non hanno trovato riscontro nella succesiva attività investigativa dei carabinieri di Nuoro e di Budoni", che tra l'altro "sono gli stessi carabinieri che si sono occupati del figlio di Grillo". Gesmundo è convinto della presenza di elementi fattuali e di riscontri oggettivi in grado di smentire le due ragazze. "Invece nel caso di Grillo junior no, ci sono ulteriori elementi che dicono che ci sono stati rapporti non consenzienti", è la differenza che fa notare.

"Solo per il figlio di Grillo..."

La rabbia di Giulia è tanta. "Perché per il nostro caso la stessa procura ha chiesto l'archiviazione, mentre per il figlio di Grillo è stato chiesto il rinvio a giudizio?", si chiede. La studentessa laziale di 22 anni ha fatto notare che la stessa procura ha chiesto il processo per Ciro Grillo e i suoi amici: "Ma tra i miei stupratori non c'è il figlio di Beppe Grillo... Sono molto amareggiata. Non so se credere ancora nella giustizia. Cosa hanno in più nell'altra vicenda? Che c'è il figlio di Grillo? Forse in quel caso c'è una questione anche politica". La pensa allo stesso modo sua madre: "Sono due fatti analoghi, identici. Hanno fatto un gran casino sul caso Grillo, mentre hanno chiuso l'indagine sulla violenza sessuale su mia figlia con una richiesta di archiviazione.

Perché queste differenze?".

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