Stupro a Firenze, l'altro carabiniere: "È distrutto, non ha stuprato"

L'altro carabiniere accusato di stupro a Firenze avvicinato dai colleghi: "È distrutto. Non fa che piangere da due giorni. Non fa altro. Si dispera"

Stupro a Firenze, l'altro carabiniere: "È distrutto, non ha stuprato"

Due carabinieri e una divisa, quella dell'Arma, macchiata da una storia che non sarebbe mai dovuta accadere. La cronaca del presunto stupro di Firenze deve ancora svelare i lati nascosti di quella sera. I due militari accusati di stupro dalle due studentesse americane, di 21 e 19 anni, hanno reagito a loro modo alla notizia della denuncia. Uno dei due, l'appuntato capo di 45 anni, si è rivolto prima al suo avvocato e poi alla Procura. L'altro, invece, si è chiuso nel silenzio.

L'appuntato 45enne: era consenziente

Entrambi hanno capito di aver combinato un disastro. Se ne rendono conto. Eppure rigettano con forza l'accusa di stupro. Il 45enne ieri pomeriggio si è presentato di fronte ai magistrati e ha confessato il rapporto sessuale. "È vero, ho avuto un rapporto sessuale con una delle due ragazze, ma è stato un rapporto consenziente. È stata lei a dirmi se volevo salire nel suo appartamento, e io ho fatto quello che ho fatto. Non so cosa mi sia successo, ma ormai non si può tornare indietro". Diversa la posizione dell'avvocato della ragazza, secondo cui la giovane era ubriaca e dunque in una condizione psicofisica tale da essere incapace di assecondare un rapporto sessuale.

Cristina Menichetti, penalista di Prato e avvocato del militare, crede al suo assistito. Lo ha visto piangere mentre raccontava quella notte di follia. In servizio un militare non può appartarsi con una donna. Ma di stupro non ne vuol sentir parlare. "Se potessi, dottoressa - ha detto il carabiniere - riavvolgerei il film per tornare indietro".

A determiare se la violenza o la prevaricazione psicologica ci sia stata oppure no, saranno le indagini a stabilirlo. Ci sarebbe un frammento di filmato in cui la ragazza americana inquadrerebbe un carabiniere, ma per la Procura non è la prova delo stupro.

Il militare 30enne: non ha un avvocato

Si attende intanto che anche l'altro indagato, un carabiniere di 30 anni più basso in grado rispetto al collega, si presenti ai magistrati per fornire la sua versione. Al momento, però, è chiuso in casa nel suo dolore. Il Tempo è riuscito a contattare alcuni colleghi che lo hanno raggiunto a casa e hanno cercato di sostenerlo. Il capopattuglia ha confermato ai pm che "c'era anche lui, eravamo insieme. Non so dire esatttamente cosa abbia fatto. Ma stava lì". I colleghi dicono che "non fa che piangere da due giorni. Non fa altro. Si dispera, perché non capisce la gravità della situazione. Ma lui non ha avuto rapporti con la studentessa americana, e di sicuro non l'ha stuprata". Un amico racconta che il militare è "disperato.

È totalmente fuori di sé al punto da non aver nominato di corsa un avvocato, come il collega, da essersi al contrario chiuso in casa nel più assoluto", tanto da rifiutarsi anche di sentire i vertici dell'Arma: "Nemmeno una chiamata ai superiori, una visita al Comando Provinciale di via Borgo Ognissanti", dicono gli amici.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica