Il suicidio di Draghi, la pipì di Sgarbi e Renzi: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: la crisi di governo, la crisi di governo e la crisi di governo

Il suicidio di Draghi, la pipì di Sgarbi e Renzi: quindi, oggi...
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- di altro non si può parlare se non della crisi di governo

- il discorso di Draghi è duro, un po' cattivello forse, di sicuro scritto apposta per non farsi né concavo né convesso. Se Supermario avesse davvero voluto rimanere a Palazzo Chigi, avrebbe fatto scrivere il discorso a un erede di Andreotti. Non al ghostwriter di un attaccabrighe

- momento magico durante la diretta di Quarta Repubblica quando Vittorio Sgarbi si alza, comunica a microfono acceso al pubblico di dover andare in bagno e se ne va: "Devo fare la pipì". Spettacolo puro

- stavolta Renzi se ne va con le pive nel sacco. Ha provato a tenere in piedi un governo col collante della sua abilità parlamentare. Ma non gli è riuscito

- dopo aver sentito le repliche di Draghi, va detto: il premier si è suicidato. E forse bisogna chiedere conto a Mattarella di una cosa: siamo sicuri abbia fatto il bene del Paese rimandando Supermario in Senato esponendolo allo stillicidio odierno?

- nota positiva per il centrodestra. Finalmente, dopo il disastro del Quirinale, è riuscito a rompere le uova nel paniere di Letta e del Pd

- mi immagino stasera le bottiglie di champagne che stapperà Giorgia Meloni

- il volto di Draghi era teso, tirato, poco contento di essere lì. Continuo a dire: ma chi te l'ha fatto fare?

- dal nonno delle Istituzioni al nonno e basta. Cattivella, ma è così

- già mi immagino i giornali di domani: "Irresponsabili", "Italia a rischio", "lo spread sale", "guerra a rischio". E poi l'angelo della morte, le cavallette e i disastri vari. Ma ripeto: in Italia abbiamo avuto una sessantina di governi, poco meno di uno all'anno da quando esiste la Repubblica. Eppure siamo ancora qui e lottiamo insieme a voi

- ho trovato un po' imbarazzanti alcuni passaggi del discorso di Draghi. Primo: quello in cui sostiene che "i cittadini" gli stavano chiedendo di restare, visto che si riferiva ad appelli di poche decine di persone e a manifestazioni con qualche centinaio di partecipanti. Secondo: quando ha parlato degli "eroi del Covid" che lo avrebbero voluto a Palazzo Chigi. Suvvia, dai. Non è credibile.

E farebbe bene a licenziare i consiglieri

- Letta: "Credo si andrà a elezioni rapidamente". Se l'avesse detto qualcun altro, di sicuro avrebbero parlato di un intervento fuori luogo che si intromette nelle prerogative del Presidente della Repubblica

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