Il gip di Taranto Paola Incalza, su richiesta del sostituto procuratore Mariano Buccoliero, ha emesso 19 ordinanze di custodia cautelare. 16 persone sono finite in manette, 3 agli arresti domiciliari. Per tutti l'accusa è di produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti.
L'attività investigativa - supportata da videoriprese nei luoghi dello spaccio, pedinamenti e intercettazioni telefoniche - è stata avviata nel dicembre 2017. L'attenzione si è sin da subito concentrata su un gruppo criminale della città dei due mari operante nel rione "Borgo", ovvero nel quadrilatero costituito dalle vie Capecelatro, d'Alò Alfieri, Giusti e Temenide.
100 sono state le cessioni al giorno con un introito di circa tremila-quattromila euro. A diversi episodi di spaccio hanno assistito - come accertato dalle indagini - minori e disabili che si trovavano nell'androne ubicato al civico 18 di via Capecelatro, luogo prediletto dagli indagati. Questi, per svolgere al meglio la loro attività, utilizzavano telecamere e i cosidetti "pali", complici che a piedi o in scooter percorrevano le zone incriminate con il compito di verificare l'eventuale presenza di forze dell'ordine. In tal caso l'allerta era emanata attraverso segni convenzionali come togliersi il cappuccio e toccarsi il capo.
In alcuni appartamenti degli
spacciatori sono anche state contestate gravi carenze igienico-sanitarie. L'Asl - il cui intervento è stato ritenuto necessario - ha rinvenuto molte siringhe utilizzate ed abbandonate. Gli indagati sono ora in attesa di giudizio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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