Cronache

Taranto, chiesto l'ergastolo per il killer di un bracciante agricolo

Taranto. Ha sparato e ucciso il suo amico per un debito di 800 euro. Il pm chiede l'ergastolo

Taranto, chiesto l'ergastolo per il killer di un bracciante agricolo

Taranto - Era la sera del 4 gennaio scorso quando il commerciante di Massafra, Salvatore Bocconi, 57 anni, si introdusse nella villa del suo amico bracciante agricolo Cosimo Dragone, 46 anni in località Pino di Lenne. Qui lo freddò con un colpo di fucile per un debito di 800 euro. Per tale motivo il pubblico ministero Remo Epifani ha chiesto la condanna all'ergastolo per l'omicida. Le numerose testimonianze raccolte dai Carabinieri - un uomo avrebbe riferito che circa un mese prima del delitto aveva sentito da lontano i due litigare e lo stesso Bocconi pronunciare una minaccia di morte - confermano l'evolversi di un rapporto sempre più teso fra vittima e carnefice.

Il giorno del delitto, dopo aver fatto colazione insieme, Bocconi aveva accompagnato l'amico dal dentista. Verso le 19.40 si erano sentiti telefonicamente. Seguì poi un'ora di vuoto durante la quale sul cellulare di Dragone giunsero diverse chiamate - almeno cinque - compresa una del suo compagno poco prima delle 21. Nessuna di queste ottenne risposta. In seguito all'uccisione di Dragone, per garantirsi un po' di tempo prima che venisse ritrovato il cadavere, Bocconi bucò le ruote dell'auto del padre del malcapitato, così da impedirgli di andare a trovare il figlio. Poi l'omicida fece perdere le sue tracce. Per qualche tempo si nascose in un casolare di Noci dove gli inquirenti rinvennero sotto una panca quindici cartucce per fucile da caccia calibro 16 compatibili con quella che aveva freddato Dragone. In seguito Bocconi fu rintracciato e fermato dagli uomini dell'Arma vicino un camper parcheggiato in un cantiere navale al rione Tamburi. Tale ricostruzione è stata smentita in aula dal difensore dell'imputato, avvocato Pietro Putignano, secondo il quale non esistono prove concrete della colpevolezza del suo assistito.

Il 22 novembre arriverà la sentenza al processo con rito abbreviato che si celebra davanti al giudice per l'udienza preliminare Vilma Gilli.

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